Il sindaco fa un giro in città alla guida di un’auto a batterie per annunciare la richiesta di finanziamenti. Intanto si va definendo il progetto di car sharing
Furio Honsell, sindaco di Udine, qualche giorno fa si è presentato in centro alla guida di una Mia, un’auto elettrica di Ecomove di Pradamano, società specializzata nella vendita di questo tipo di veicoli.
Un modo per riportare l’attenzione sulle politiche portate avanti in questi anni in tema di sostenibilità ambientale da parte dell’amministrazione comunale, che guarda in direzione dei nuovi veicoli.
“A prescindere da queste iniziative private, sappiamo bene che l’auto elettrica rappresenta il futuro. Come amministrazione abbiamo intenzione di attuare iniziative che non riguardino solo il Comune di Udine e quindi, oltre a prevedere una flotta aziendale di auto elettriche, – ha annunciato Honsell – l’idea è quella di realizzare un progetto che riguardi direttamente i cittadini, ossia un programma di car sharing”.
Dopo il bike sharing potrebbe arrivare anche il momento delle auto. “Ricalcando l’esempio delle biciclette – ha spiegato ancora Honsell – vogliamo andare incontro a coloro che hanno esigenze di mobilità in città e quindi di utilizzare pure le auto elettriche. Questo è un progetto che abbiamo presentato alla Regione e all’Unione Europea d’intesa anche con alcuni Comuni limitrofi, tra cui Tavagnacco, e ora siamo in attesa che venga finanziato”.
“Il futuro – ha aggiunto con convinzione – è nelle automobili elettriche perché l’efficienza del motore è notevole, ma anche perché non c’è inquinamento da Co2. Se l’energia elettrica viene prodotta attraverso fonti rinnovabili (penso al sole o al geotermico) di fatto questa diventa forse l’unico tipo di mobilità sostenibile esistente”.
L’assessore alla Mobilità Enrico Pizza ha annunciato che “Il Comune sta attendendo una risposta su un finanziamento di circa 375mila euro di fondi europei per elettrificare Udine, ovvero posizionare colonnine per la ricarica delle auto nei parcheggi e le relative pensiline fotovoltaiche per la fornitura di energia”.
