Settimana di trimestrali S&P 500: il terzetto più atteso è Apple, Facebook e …Tesla. Qualcosina l’auto elettrica rende!

Ripercorriamo i momenti salienti che hanno accompagnato la crescita inarrestabile di Tesla, l'azienda che ha dato il via alla rivoluzione silenziosa della mobilità quando nessuno ci credeva

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Certo ne è passata di acqua sotto i ponti da quando, nel 2012, fu pronunciata la famosa frase “I think we’re smoking illegal materials if we think we’re going to make those [profitably]. It just won’t work.” riferendosi alle auto elettriche che all’epoca si producevano con riluttanza e si vendevano in perdita (ad esempio in California) perché lo richiedeva qualche legge. Lasciamo a voi scoprire chi lo ha detto…

Intanto in questi anni è successo che Tesla, la prima azienda ad aver massicciamente investito nell’auto elettrica, e a essersi integrata verticalmente per produrne le batterie e per costruire una rete di punti di ricarica ad alta velocità, e ad avere un background culturale aziendale da software company più che da car maker tradizionale, ha messo in fila una serie di risultati quasi imbarazzanti per la concorrenza tradizionale, che sta correndo ai ripari anche con episodi di difficoltà. Ma proviamo a ripercorrerne i più salienti.

I risultati concreti della rivoluzione Tesla

Daimler-Benz63
Volkswagen87
Renault10
Stellantis (FCA+PSA)40
Toyota241
Nissan21
Nio97
Ferrari35
Tata13
Mitsubishi3
Honda47
Hyundai53
General Motors80
Ford45
Capitalizzazione di Borsa approssimativa dei principali car maker, fine gennaio 2021. Valori in miliardi di dollari.

Il 2020 ha segnato la svolta nella storia dell’auto

Insomma, decisamente qualcosa è cambiato dai tempi in cui l’auto elettrica era circondata da un forte scetticismo. La storia di Tesla ha convinto molti (Governi compresi) che la transizione è possibile, che sarà molto più veloce di quanto si pensasse, che darà vantaggi a chi vi parteciperà (e cadono quasi tutte le principali barriere all’ingresso e le posizioni di vantaggio, tanto che oggi tutti possono buttarsi sul nuovo business – anche industrie di elettronica di consumo, o aziende fondate da zero), mentre chi ne resterà fuori sarà sostanzialmente condannato, nel medio termine, a sparire o a occupare una sorta di nicchia per amatori.

Ha anche avuto l’indiscutibile merito di dare un forte e convincente contributo a un cambiamento non solo di politiche governative e di strategie industriali, ma anche e soprattutto di opinione pubblica, che è poi l’unico vero “motore primo” che può giustificare dal punto di vista economico il movimento complessivo.


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