Dopo aver chiacchierato di mobilità elettrica sulla Model S di Christian, non potevamo non passare a trovare Gregorio, il primo tassista elettrico su Tesla a Firenze, la città dei 70 taxi elettrici (principalmente Nissan Leaf) messi sulle strade grazie a un bando mirato del Comune, uno dei più attenti in fatto di nuova mobilità e riduzione delle emissioni da mezzi di trasporto.
Gregorio ha iniziato a fare il tassista elettrico con una Nissan Leaf e ha poi deciso di passare a una Model S usata, anticipando il passaggio a Tesla rispetto ai suoi piani iniziali di prendere una Model 3, una volta visti i prezzi di listino rispetto a un modello ideale per le sue esigenze.
Scooter elettrico e auto ibrida prima di passare al full electric a 4 ruote
Con lui abbiamo parlato della situazione di Firenze, in fatto di ricariche e della sua passione per la mobilità elettrica, nata da utilizzatore di scooter elettrico passato poi a una Toyota Prius ibrida, “e lì ho capito che non avrei fatto il passo indietro, anzi, chi usa un’auto ibrida sa che la parte migliore è quando si viaggia in elettrico e chiaramente un’auto totalmente elettrica rappresenta il non plus ultra in fatto di silenziosità e comfort di guida”.
Un tassista appassionato del proprio lavoro, attento conoscitore delle dinamiche delle mobilità elettrica con un’idea precisa su cosa manchi in Italia per far partire davvero questo mercato.
Per scoprirlo nei dettagli non resta che guardare il video e seguire GreenStart nel racconto di questa rivoluzione silenziosa in corso.
Gregorio (che conosco solo virtualmente) è sempre un grande. Niente da dire.
Due o 3 osservazioni:
– Gregorio aveva si una prius, ma prius3 plugin. Non è un dettaglio da poco. Modestamente non l’ha detto
– concordo con lui sulla parte finale di non mettere incentivi agli acquisti ma DISINCENTIVI ai mezzi inquinanti. Infatti questo avrebbe almeno un triplo vantaggio:
1- non REGALARE soldi (da parte dello stato che una debito pubblico in eterna salita) ma anzi INCAMERARE soldi anche per nuove politiche sanitarie
2- comunque non favorire il privato a prendere mezzi personali. al di la’ che siano elettrici o no, bisogna far desistere il privato dall’acquisto di mezzi solo per lui. Semmai con i soldi maggiori ricavati dai ‘superbolli inquinanti’ si può rinforzare e migliorare i mezzi pubblici. Altro che regalare 8000 euro ad un privato per comprarsi lui e solo lui un’auto seppur elettrica che poi ci troviamo fra i piedi in 4 metri di parcheggio a ridosso di un momumento che ci rovina pure la foto (o peggio a passare fra i vicoli rischiando pedoni, bambini, ciclisti) e generando ulteriore traffico ed ingombro
3- dare una lezione anche morale. se vuoi inquinare e farti i tuoi comodacci, almeno rifonda la comunità con una soprattassa (però così facendo si favorirebbero i ricchi)
I veicoli elettrici accanto ai monumenti possono essere solo dei tassisti e/o municipali o comunali dato che le auto elettriche dei privati nelle aree pedonali non possono sostare ed in alcune neanche transitare.
Tra l’altro posteggi accanto ai monumenti nel centro si Firenze non ve ne sono.
Per il resto che dire…parole sante! Purtroppo la situazione a livello mobilità e non solo va solo a peggiorare.
Dimenticavo.
Gregorio cita questo Mario Primicerio che è per me un nuovo nome della mobilità elettrica anni ’90.
Si può sapere qualcosa di più?
Ciao Stefano, su Primicerio, che in particolare è stato il sindaco che a Firenze, parlando di aspetti inerenti alla mobilità cittadina, ha dato il via alla tramvia, una sintesi la trovi qui https://it.m.wikipedia.org/wiki/Mario_Primicerio
Interessante inoltre questo articolo invece per capire la situazione delle colonnine a Firenze http://m.nove.firenze.it/firenze-elettrica-colonnine-e-ricariche-20-anni-persi-nel-futuro.htm
Fantastico video! Andrebbe diffuso nelle scuole.