Dal primo gennaio sono sospesi gli incentivi per l’acquisto di auto a basse emissioni, partiti a marzo del 2013. Si spera in una revisione intelligente dei criteri di assegnazione entro i primi mesi del 2014
Sono sospesi dal primo gennaio i contributi per l’acquisto di auto a basse emissioni, conosciuti anche sotto il nome di Bec, stanziati nel 2013. Lo si è appreso da una circolare emessa dal ministero dello Sviluppo Economico.
Dal burocratese del sito Bec si apprende che la misura prevede “la rideterminazione delle ripartizioni delle risorse di cui al comma 2 del medesimo articolo 17-undecies, sulla base della dotazione del fondo di cui al comma 1 e del monitoraggio degli incentivi relativo all’anno 2013″.
Al termine dell’anno appena concluso, dei 39 milioni di euro stanziati sono stati assegnati meno della metà, circa 15,3 milioni, e il perché è presto spiegato.
Partiti a marzo del 2013, gli ecoincentivi hanno suscitato non poche polemiche: l’importo destinato ai privati, massimo 7 milioni, è terminato nel giro di pochi giorni, mentre quello destinato alle imprese è stato assegnato in misura esigua, visto che il criterio per ottenerlo prevedeva, tra gli altri requisiti, di avere un veicolo da rottamare di proprietà con più di 10 anni.
Speriamo che questi primi mesi del 2014 portino a soluzioni più adeguate per allineare l’Italia ai principali paesi mondiali in fatto di incentivi ai veicoli green.
Per leggere la circolare del ministero cliccare qui
[…] si sente parlare da tempo, senza però una concreta trasformazione in provvedimento, a parte una piccola “parentesi all’italiana” nel 2014, in tutta Europa sono diverse le nazioni che li hanno messi in […]
[…] Il governo inglese così ha infatti deciso di destinare 40 milioni di sterline, che si aggiungono ai 400 milioni già stanziati, a 8 città inglesi selezionate tra quelle che hanno presentato progetti specifici per la mobilità elettrica. Per fare un paragone, tutti gli incentivi italiani del 2013 per l’acquisto di auto a basse emissioni (Bec) ammontavano a 63,4 milioni di euro, quasi l’intero ammontare per questa sola iniziativa inglese, e tra l’altro non tutti erogati. […]