La mobilità e i servizi connessi, in particolare il car sharing, sono oggi al centro delle strategie di crescita dei produttori di automobili. Per questo obiettivo creano divisioni o società partecipate specisalizzate: tra i vari casi troviamo il Gruppo Stellantis con Free2Move, Renault con Mobilize (di cui sapremo qualche novità settimana prossima), Volkswagen con WeShare, Toyota con Kintoshare e, fino a poco tempo fa, di Share Now, la strana joint venture tra Bmw e Mercedes.
Non senza sorpresa, Stellantis ha annunciato di aver acquisito Share Now e averla integrata in Free2Move. L’operazione ne rafforza la presenza, raggiungendo ulteriori 14 città e ampliando la flotta da 2.500 a quasi 13 mila veicoli. Free2Move al momento ha attivi i servizi di car sharing in Europa a Madrid e Parigi e negli Stati Uniti a Washington D.C., Portland in Oregon, Denver in Colorado, Columbus Ohio e Austin in Texas.
Guardando qualche bilancio delle società di car sharing, però, gli investimenti in questa direzione sono cospicui e il ritorno non è per nulla certo. Il rischio di fare un buco nell’acqua e perdere parecchi soldi è alto, quindi serve una strategia certa e ben definita per dare una sostenibilità economica al business.
Free2Move cerca sostenibilità economica con le economie di scala
In questo senso, “È importante che questa acquisizione acceleri la nostra crescita in termini di profitto -dice Brigitte Courtehoux, Ceo di Free2move-. Ora siamo più vicini a raggiungere il nostro obiettivo di espandere la presenza di Free2move in tutto il mondo, arrivando a 15 milioni di utenti attivi entro il 2030“. Fanno inoltre sapere da Stellantis “questa acquisizione migliorerà ulteriormente le economie di scala e le sinergie, contribuendo all’ambizioso piano Dare Forward 2030, il percorso verso la carbon neutrality di Stellantis, che prevede di far crescere i propri servizi per la mobilità fino a ricavi netti di 2,8 miliardi di euro – con un primo passo di 700 milioni di euro nel 2025″.
Le buone intenzioni ci sono e il passo di certo è più importante, anche finanziariamente, di quello fatto qualche settimana fa con l’integrazione in Free2Move dei servizi di noleggio in Austria e Germania di Opel Rent (brand della galassia Stellantis).