Analizzando i dati di vendita di auto elettriche e ibride a settembre 2017in Italia scopriamo che è sempre più importante il mercato delle auto ibride che, con una quota di oltre il 3,5% dell’intero mercato, consolidano ulteriormente la loro posizione e cominciano ad avvicinarsi alle bi-fuel gpl, dopo aver sorpassato pochi mesi fa le analoghe a metano.
Sempre marginale invece il mercato delle auto elettriche, con numeri intorno a circa due centinaia di unità mensili, di poco invariato rispetto a dodici mesi fa.
I dati di vendita di auto ibride in Italia a settembre 2017
Il dominio Toyota è insidiato da una parte dal gruppo Hyundai – Kia, probabilmente il competitor più serio della corazzata giapponese dal punto di vista della tecnologia e degli investimenti stanziati, e dall’altra dalle piccole Suzuki, che con una meccanica semplice ed economica, vengono proposte a prezzi interessanti pur non potendo certo vantare la tecnologia, e la conseguente economia, delle analoghe giapponesi. Unica europea la Bmw 225xe, forse uno dei pochi prodotti “concreti” disponibili sul mercato al di là dei roboanti annunci ribaditi ancora al recente Salone di Francoforte.
I dati di vendita di auto elettriche in Italia a settembre 2017
Renault Zoe, le due Tesla e poco altro. Il mercato italiano delle auto elettriche viaggia sempre intorno a (poche) unità mensili, acquistate perlopiù da enti o associazioni e in casi davvero rari da privati. Unica luce nel buio delle aride cifre è costituita dalla timida diffusione, nelle aree urbane, dei furgoni full-electric. Per la consegna di spesa, pacchi postali o simili, sono sempre più numerosi i Nissan con meccanica Leaf che girano per Milano o Roma. Magari può nascere da qui la diffusione della mobilità alternativa. Anche se qualcosa si sta muovendo visto la crescita delle colonnine di ricarica rapida, che uniti agli incentivi potrebbero far decollare finalmente la mobilità elettrica anche nel nostro Paese.
è vero che il mercato delle elettriche è asfittico ma data la peculiarità italiana data da assenza di infrastrutture, incentivi e “pubblicità” latu sensu, si tratta di un mercato quasi totalmente anelastico anche in relazione alla situazione economica generale del paese. Questo secondo me , pur sembrando un paradosso, gli da più importanza perché l’unica variabile che può spingere le vendite è il progresso tecnico. Vedasi la Zoe : rispetto al 2013 in Italia non è cambiato quasi nulla riguardo alle variabili succitate, eppure ora la Zoe vende molto di più. Credo che il motivo sia il nuovo pacco batterie. Voglio dire che un mercato come il nostro può essere uno specchio affidabile sul futuro delle innovazioni introdotte nel settore, proprio perché non c’è nient’altro che possa spingere questo mercato. Io quindi guarderei con molto interesse alle 97 auto vendute in agosto 2017 rispetto alle 43 di agosto 2016, seppur i numeri in assoluto siano ovviamente ridicoli.
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