Molto interesse ma poco elettrico per il car sharing a Milano

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A settembre dovrebbe partire il nuovo servizio gestito dai privati. Ma ancora per un po’ di tempo si viaggerà a benzina. Ma in programma ci sono gli incentivi

A Milano a settembre potrebbe essere il mese giusto per le iniziative di car sharing. Ma senza spazio per l’elettrico, almeno per il momento. Il Comune sta per presentare l’avviso pubblico con cui aprirà ai privati il car sharing, oggi in regime di monopolio di GuidaMi dell’Atm, che dal giugno dello scorso anno ha introdotto anche qualche auto elettrica. Si tratta delle Peugeot iOn che possono essere ricaricate presso le colonnine di corso Europa e piazza Sant’Ambrogio.

L’avviso di gara chiederà una flotta di auto consistente attiva tutto l’anno, auto vicine alle fermate dei mezzi e integrazione con gli abbonamenti. A differenza di quanto succede oggi con il servizio dell’Azienda trasporti milanese l’auto non dovrà essere lasciata per forza nel punto dove è stata prelevata, ma in qualsiasi luogo nelle strisce blu della città.

L’avviso sarà pubblicato sul sito del Comune entro fine mese e dovrebbe ricevere l’interessamento dei tedeschi di Car2go, una società che fa parte del gruppo Daimler. I tedeschi sono molto interessati al capoluogo lombardo. Appena sbarcati a Monaco di Baviera sono già presenti a Berlino, Amburgo, Colonia, Düsseldorf e Stoccarda  anche con auto elettriche. L’assessore all’Ambiente Pierfrancesco Maran ha comunque affermato che l’amministrazione milanese intende concedere degli incentivi “sia chi sceglie l’auto elettrica, come mezzo privato o come flotta del Car sharing, sia chi vuole installare colonnine di ricarica in città”.

Le tariffe prevedono 19 euro al momento della registrazione e 29 centesimi al minuto con tasse, assicurazione, spese per carburante e parcheggio che entro i primi cinquanta chilometri sono compresi in questo prezzo. Il costo scende a 0,19 quando l’auto è in sosta. Altre tariffe prevedono 14,90 euro per un’ora di utilizzo e 59 euro per le 24 ore. Il servizio è completamente automatizzato.

Ma oltre ai tedeschi si fa il nome degli americani di Zip Car e dei france si di Autolib specializzati nell’elettrico. Anche se per il loro arrivo sembra necessario più tempo.

Attualmente sono 5.400 gli iscritti al servizio di Atm che offre 135 vetture con prenotazione obbligatoria e riconsegna nel luogo di prelievo. Le stime parlano però di un numero di potenziali utilizzatori almeno triplo.


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