Dopo aver esplorato i limiti delle diverse tipologie di mezzi adottati dagli operatori di sharing, la mobilità urbana è alla ricerca di una nuova via. Una proposta ad elevato livello d’integrazione che usa la viabilità elettrica a tre ruote per proporre una piattaforma ideale per la smart city e la vivibilità sta per arrivare da Scuter, una iniziativa nata svariati anni fa nell’ecosistema innovativo di Roma.
In genere Greenstart non parla di startup, ma qualche eccezione giustificata ha un senso, come in questo caso, avendo noi cavalcato il mitico Mark I in una Maker Faire di qualche anno fa, contro il Mark V attuale. Con i primi fondi (descritti più avanti), Sviluppando quattro versioni incrementali del proprio prototipo, Scuter ha via via validato l’intuizione iniziale, arrivando all’omologazione come veicolo stradale immatricolabile in tutta Europa.
Scuter mette a disposizione una flotta di mezzi elettrici innovativi e sicuri creati ad hoc, con un modello economico calibrato su diversi profili di utenza e piani tariffari, e con una piattaforma di servizi opzionali che evolveranno nel tempo.
Volete vedere Scuter in azione? Cliccate su questo link al video girato a fine 2020 nel quartiere Coppedè di Roma dal min. 29 (o -7:37).
Round milionario, ma restando in Italia
“Raggiungere questo target di raccolta in fase seed, cioè prima di sviluppare ricavi, non è stato un percorso semplice”, spiega Gianmarco Carnovale, Ceo di Scuter.
La gran parte dei fondi specializzati in mobilità sono basati in altre nazioni e non propensi ad investire in una startup italiana in fase così iniziale. In genere in questo caso si sceglie di spostare la sede all’estero, dagli investitori: ma così non è stato in questo caso.
“Anziché spostare la sede all’estero abbiamo deciso di cambiare il nostro modello di fundraising, costruendo un piano modulare basato su soggetti diversi e autonomi fra loro presenti in Italia”, spiega Carnovale.
Nei primi due anni di vita, Scuter ha raccolto circa 600 mila euro di investimenti pre-seed da “friends & family”, da business angel e dal crowdfunding attraverso la piattaforma Mamacrowd, incluso un grant della Commissione Europea per le startup cleantech più promettenti selezionate da ENEL attraverso il bando INCENSe.
Il round da 3 milioni di euro ha riunito diverse fonti e forme di finanziamento, coinvolgendo investitori privati, Invitalia (1,3 M), Intesa Sanpaolo (750 k€) e CDP Venture Capital (700 k€). La difficoltà dell’operazione e la lungimiranza degli investitori vanno confrontate con operazioni di valore molto più alto fatte in nazioni con maggior propensione all’investimento. Alcuni commentatori hanno valutato l’investimento in un round estero superiore di un fattore tra 5 e 10, quindi tra 15 e 30 milioni.
Piattaforma per smart company e smart city
Si tratta di un mezzo unico al mondo, connesso e integrato con sensori e periferiche all’avanguardia che lo rendono concettualmente uno smartphone con tre ruote e poltrona. Il conducente è alloggiato in una cabina protettiva, ma il veicolo resta molto leggero e robusto (telaio di alluminio) con velocità max 45km/h di velocità per oltre 100km di autonomia. Si guida senza casco ma con le cinture di sicurezza, e con qualsiasi patente a partire dai 14 anni. Si ricarica tramite sostituzione della batteria senza dover stazionare allacciato a delle colonnine. Tutta l’architettura sarà oggetto di continue reingegnerizzazioni evolutive, per incrementare l’efficienza ed aggiungere servizi e vantaggi per gli utenti.
Fra pochi mesi Scuter potrà avviare l’operatività in una prima città italiana come laboratorio permanente, per poi passare alla fase di scalabilità. “Stiamo producendo una flotta nel nostro veicolo in versione V”.
Il sistema progettato da Scuter è composto da una piattaforma cloud modulare basata su sistemi di machine learning ed intelligenza artificiale, una app per smartphone, un armadio di ricarica delle batterie ed un veicolo monoposto elettrico brevettato.
Le stesse città in cui opereranno le flotte potranno avvalersi di Scuter come piattaforma tecnologica cittadina sulla quale pianificare spostamenti e offrire servizi.
Cuore romano, braccio casertano, neuroni torinesi
Scuter ha aperto una unità di design e progettazione meccanica a Caserta, in prossimità con i partner che curano la produzione delle flotte. La sede principale è invece a Roma, presso l’Hub di LVenture Group nella stazione Termini, dove cura operatività strategica, sviluppo software, gestione finanziaria e marketing.
La progettazione elettronica si svolge presso l’incubatore INNOVA del Tecnopolo Tiburtino (Roma) e nel programma ST-Up presso CTE-Next, incubatore della piattaforma Torino City Lab, con il supporto di STMicroelectronics. Insieme al CEO Gianmarco Carnovale, Scuter è stata co-fondata dall’imprenditore automotive Gabriele Carbucicchio (Chief Business Development Officer), dal progettista di motoveicoli Carmine Di Nuzzo (Chief Design Officer) e dall’ingegnere elettronico Luca Ruggeri (Chief Technology Officer). Ai fondatori si sono poi aggiunti il manager ed angel investor Pierandrea Vacca (Chief Growth Officer) e l’ingegnere aerospaziale Michele Messina (Chief Operating Officer). Questo team di primo livello guiderà il lancio insieme alle figure previste dal piano assunzioni in corso.