Qual è la temperatura tecnologica dei nostri politici, in particolare sulla mobilità? Sulla parte chiave, l’energia, la cronaca di questi giorni restituisce un impegno senza precedenti, anche insieme al Governo ancora in carica. All’indomani delle elezioni e in attesa di un Governo e si spera anche d’uno straccio di politica industriale, può essere utile vedere e confrontare tre punti: startup, veicoli elettrici e cloud computing.
Certamente le norme e le istituzioni (nazionali ed europee) si sono mostrate inadeguate alla risoluzione di problemi urgenti. Le scelte dei vari Governi europei, per ora non coordinate, sono state dettate dalle differenze tra le situazioni delle singole nazioni. In alcuni casi serviranno poteri superiori a quelli dei tempi di tranquillità bellica e anche sanitaria.
Per verificare la disponibilità delle forze politiche, abbiamo preso materiali da tre fonti diverse. Il primo è l’analisi diretta dei programmi da parte dell’imprenditore digitale Gianmarco Carnovale (Agenda Digitale); il secondo è un questionario di cinque domande fatte dal giornalista Riccardo Ciriaco (Motor1) sull’auto elettrica e dintorni; nel terzo caso, il Consorzio Italiano Cloud ha posto tre domande ai partiti per quanto riguarda il cloud computing.
Ovviamente non è detto che chi ha risposto alle domande, o chi ha sviluppato il testo nel programma del partito, sia garante della sua applicazione nel programma di governo, ma intanto c’è una indicazione.
Nell’analisi delle risposte abbiamo occasionalmente esposto anche il nostro parere, cela va sans dire personalissimo, di quello che gli interpellati mostrano di sapere sull’argomento. Di base, di proposte reali e realizzabili ce ne sono poche.
I trasporti interessano poco?
Del settore trasporti ci eravamo fatti la stessa domanda all’indomani delle Presidenziali francesi. Tornando in Italia, Riccardo Ciriaco ha posto ben cinque domande: mobilità del futuro, impatto ambientale, supporto della filiera auto, incentivi e posizione sullo stop alle vendite ICE (motori a combustione) nel 2035.
Con tutti i rischi di valutazione e sintesi ecco, sempre secondo i miei parametri, la tabella.
Trasporti | |||||
FdI | – | – | KO | OK | KO |
PD | OK | OK | – | – | – |
M5S | OK | OK | OK | OK | – |
Lega | – | – | – | OK | KO |
A/IV | – | – | – | – | – |
FI | OK | – | OKK | – | OK |
“OKK” indica una (nostra) valutazione molto positiva, OK una positiva e KO una negativa. La mancanza di risposte genera incertezza, ma non può essere valutata negativamente in assoluto come una risposta poco convincente.
Con il mio personalissimo metro di valutazione, nessun partito ha affrontato tutti e cinque gli argomenti. Anche in questo caso M5S è quello apparso più consapevole. Dello schieramento uscito vincitore dalle urne, solo Forza Italia ha mostrato un interesse generale a livello di sistema Paese, mentre Lega e Fratelli d’Italia non sono sembrati convincenti. Azione/Italia Viva non ha risposto.
Investimenti e Startup: tracce di competenza
Il cambio di marcia nell’innovazione pratica parte dal materiale di Gianmarco Carnovale, grande esperto del settore startup, che molto si spende anche nei confronti delle istituzioni. Il suo materiale non è un questionario, come negli altri due casi, bensì l’elencazione di quanto indicato nei programmi dei partiti. Il metodo è il seguente: espone in dettaglio le proposte del M5S, per poi raccontare quelle degli altri in estrema sintesi.
Dopo qualche verifica sui programmi dei partiti, ecco la mia valutazione:
Startup | |
FdI | – |
PD | OK |
M5S | OKK |
Lega | OK |
A/IV | OK |
FI | KO |
La prima forza politica d’Italia, che sul programma cita vagamente le startup, a mio avviso non ha risposto alle istanze del settore. Il Movimento 5 Stelle, invece, mostra idee chiare. Personalmente trovo strano che in Forza Italia non ci sia una maggiore consapevolezza.
Il cloud lo conoscono
Il Consorzio Italiano Cloud ha fatto tre domande su sostegno del cloud italiano, riconoscimento degli operatori locali e questione energetica del settore.
Le domande complete, con la loro spiegazione e le risposte, le trovate qui. Provando a sintetizzare, con tutti i rischi della cosa, qui di seguito trovate la tabella delle nostre valutazioni sulle risposte.
Cloud | |||
FdI | non ha risposto | ||
PD | OK | – | OK |
M5S | OK | OKK | OK |
Lega | OKK | – | OK |
A/IV | OK | OK | OK |
FI | OK | KO | – |
In sintesi, sempre personale, la forza politica con maggior consapevolezza è il Movimento 5 Stelle, seguito da PD ed Azione e quindi dalla Lega. Complessivamente il sistema politico sembra preparato nei confronti del cloud.
Il Governo dovrà pronunciarsi in fretta
Ovviamente interviste e programmi sono materiale interlocutorio e non ufficiale che nessun particolare legame hanno con la realtà di un futuro che si farà giorno dopo giorno. Attendiamo che la forza di riferimento del nuovo Governo si pronunci, e potendo in fretta, su tutte le questioni che riguardano l’innovazione.
Saranno ritenuti utili i contributi delle altre forze della coalizione? A nostro avviso sarebbe opportuno ascoltare anche quelle forze dell’opposizione che mostrano di avere idee chiare e con la giusta esperienza.