In Giappone, le Leaf in dotazione ai dipendenti Nissan concorrono a fornire l’energia elettrica necessaria all’edificio, e a fine giornata sono anche cariche al 100%. Ecco come funziona il sistema
La Nissan Leaf sta dimostrando che l’auto elettrica non è solo una diversa modalità di muoversi. Come del resto sosteniamo su GreenStart da tempo le auto elettriche possono avere un ruolo molto importante nelle reti intelligenti, le cosiddette Smart Grid.
Al Nissan Advanced Technologies Center di Atsugi, in Giappone, è stato installato un sistema di connessione tra le batterie delle Leaf e le utenze elettriche dell’edificio, in modo che, nei periodi di alto prezzo dell’energia prelevata dalla rete, siano le batterie delle auto a fornire il fabbisogno energetico, consentendo così un significativo risparmio.
In dettaglio, il sistema funziona in modo che sei vetture possano essere collegate al quadro di distribuzione dell’energia elettrica allo stabile. Il prerequisito è che, al termine della giornata lavorativa, tutte le batterie delle sei vetture siano cariche al 100%, quindi i flussi da / verso le batterie saranno tali da garantire tale condizione.
Una volta collegate le vetture al quadro, il software di gestione dell’energia ne verifica lo stato, e stabilisce la possibilità di alimentazione delle utenze dello stabile tramite le batterie delle auto.
I flussi da / verso le batterie dipendono anche dal costo attuale dell’energia: nei momenti di alto costo, vengono usate le batterie delle Leaf, quando l’energia costa poco, si usa quella di rete anche per ricaricare le batterie delle vetture.
In questo modo, la gestione dei flussi è ottimizzata, i risparmi garantiti e, a livello globale, viene sfruttata al massimo l’efficienza del sistema complessivo di generazione dell’energia.