Si dovrà aspettare fine novembre per poter vedere dal vivo la 500 elettrica, un modello necessario sul mercato americano anche se il gruppo Fiat Chrisler non sembra crederci più di tanto
Genuino ripensamento in Fiat-Chrysler o semplice mossa per conformarsi alle norme? Secondo gli organizzatori del Los Angeles Auto Show (che aprirà le porte il 28 novembre), Fiat lancerà la nuova 500E elettrica in occasione di quel Salone, del resto lo stesso Marchionne lo aveva detto tempo fa che Fiat è stata costretta a presentare la 500 elettrica.
Non sono noti molti dettagli sulla vettura (si ritiene che avrà un motore elettrico da 100 CV e manterrà la trazione anteriore) e alcuni commentatori pensano che possa trattarsi di un modello in serie limitata, lanciato più per mettere formalmente la gamma complessiva in condizioni di ottemperare alle norme anti-inquinamento della California che non per una reale volontà di commercializzarlo in volumi.
Se fosse così si tratterebbe peraltro di una operazione che altri costruttori hanno già compiuto. Le “vere” auto elettriche, messe in produzione con intenzioni serie, si riconoscono perchè vengono vendute direttamente ai clienti e non offerte con originali formule di affitto; perchè vengono vendute in parecchie migliaia di esemplari all’anno; e perchè non vengono commercializzate solamente in California (il mercato più critico e su cui “bisogna” averle in gamma, anche solo per poter vendere senza troppe restrizioni quelle tradizionali).
Quelle che non soddisfano questi criteri sono le cosiddette “compliance cars” – vetture elettriche presentate giusto per rispettare formalmente una norma, per averle in gamma o per “rinverdire” la propria immagine ma non credendo realmente di farci del business. Spesso questi modelli sono delle semplici trasformazioni superficiali di auto nate per la propulsione tradizionale, non modelli progettati ad hoc per la trazione elettrica. Chevrolet, Ford, Honda e Toyota hanno già presentato modelli che appaiono delle compliance cars e adesso sarebbe la volta di Fiat-Chrysler.
Fonte: Greencar Report