I profitti Toyota in Europa salgono grazie alle auto ibride, e gli impianti europei lavorano a piena capacità. Questi i risultati di una politica e di una strategia dinamica e orientata al futuro
In un’intervista rilasciata qualche giorno fa a Bloomberg, il presidente della Toyota Europe Didier Leroy ha elencato numerosi dati interessanti relativi all’attività Toyota in Europa.
Qualche anno fa la Toyota vendeva in Europa circa un milione di veicoli, non facendo utili, mentre oggi ne vende circa 838.000 in un anno, ma i profitti assicurano continuità e dinamismo alle attività europee della casa giapponese.
E quindi, in un mercato in decrescita come quello europeo, la penetrazione della Toyota aumenta, premiando una strategia efficace e perseguita con determinazione.
Il ruolo dei modelli ibridi. Uno dei pilastri della presenza Toyota in Europa è la gamma ibrida. Questa oggi, grazie a modelli come Yaris, Auris, Prius e Lexus IS, pesa per quasi il 20% delle vendite complessive del marchio e pone la Toyota in posizione di dominio tra le vetture dotate di tecnologia ibrida. Gli impianti produttivi europei in Francia, Regno Unito e Turchia sono pienamente in funzione.
Non è certo una sorpresa scoprire che i profitti di Toyota in Europa dipendono quindi in massima parte dalle ibride, che consentono quella “crescita sostenibile” più volte evidenziata dal presidente di Toyota Europe.
I livelli di vendita di qualche anno fa non si potranno raggiungere se non tra tre o quattro anni, secondo la maggior parte degli analisti, ma la posizione di Toyota, leader riconosciuta tra le nuove tecnologie di alimentazione, è comunque destinata a rafforzarsi.
Premiando così una strategia e un profilo di investimenti che molti costruttori hanno seguito con grandissimo ritardo e alcuni addirittura hanno di fatto quasi rinunciato a pianificare.
Fonte: Bloomberg