Nel corso del 2015 sono entrati in funzione nelle flotte europee più di 100 taxi elettrici targati Nissan, portando a oltre 550 il numero di Leaf ed e-Nv200 a disposizione dei tassisti del Vecchio Continente.
Non solo riduzione delle emissioni, ma soprattutto contenimento dei costi, visto che l’ambito di utilizzo dei taxi elettrici è prevalentemente urbano e il range di 140/180 km permesso dalla Leaf è perfetto per questo tipo di esgenze.
Quasi la metà si trovano in Olanda, dove il 7 posti elettrico e-nv200 è la scelta privilegiata dei tassisti green, mentre la Leaf è in generale la prima scelta elettrica negli altri paesi, Regno Unito in testa.
Interessante notare come i paesi subito dietro siano dell’Europa dell’Est, Estonia e Ungheria, e in particolare in quest’ultimo si segnala la compagnia Green Lite Taxi, che ha optato per una flotta 100% elettrica con 65 Nissan Leaf all’attivo a cui ha fatto seguire l’installazione di alcune colonnine di ricarica rapida in alcune zone della città di Budapest.
Chiude il novero delle Top 5 nazioni europee quanto a taxi elettrici Nissan la Germania, che partita in ritardo rispetto ad altre nazioni sta raggiungendo buoni risultati.
Le nazioni europee in cui sono diffusi i taxi elettrici
Nazione | Nissan Leaf | Nissan e-nv200 | Totale taxi elettrici |
Olanda | 27 | 167 | 194 |
Uk | 124 | 10 | 134 |
Estonia | 74 | 0 | 74 |
Ungheria | 68 | 0 | 68 |
Germania | 24 | 6 | 30 |
E in Italia? A parte dire che siamo indietro quanto a flotte elettriche rispetto ad altri paesi, ma ben messi quanto a flotte ibride, non possiamo non citare l’esempio virtuoso dell’Unione RadioTaxi a Roma, che da oltre un anno ha in flotta due Nissan Leaf con la compagnia 3570.
Torneremo nelle prossime settimane sull’argomento per capire come è andato questo primo anno trasporto passeggeri totalmente in elettrico.