Il gruppo svedese Saab guarda sempre più verso la Cina per uscire dalla bancarotta, nuova liquidità per far procedere i piani dell’auto elettrica attesa nel 2014
Si sposta sempre più verso la Cina il futuro di Saab, visto che già la holding che sta tentando di salvarla: National Electric Vehicle Sweden, Nevs, è guidata dall’uomo di affari Kai Johan Jiang. Ora si è aggiunto il fondo cinese della città di Qingdao che ne ha rilevato il 22% delle quote.
Un accordo da 307 milioni di dollari, pari a 2 miliardi di corone svedesi, tra Nevs, e il fondo cinese Quingdao Quingbo Investment Company porta nuova liquidità al salvataggio dello storico marchio svedese, che dovrebbe passare attraverso la produzione dell’auto elettrica.
Nei piani della società c’è infatti il lancio di un’auto elettrica probabilmente di derivazione dal prototipo della Saab 9-3, la cui produzione è prevista nella seconda metà di questo anno con la commercializzazione nel corso del 2014. Probabilmente in produzione andrà anche una versione con il motore a combustione tradizionale.
La nuova auto sarà prodotta nel quartiere generale di Trollhättan ma sarà esportata anche in Cina, paese in cui il mercato dell’elettrico promette molto bene. In un secondo momento non si esclude la produzione direttamente nella fabbrica di Quingdao, La sola città di Quingdao ha infatti 9 milioni di abitanti, poco meno di quanti ne ha l’intera Svezia.
Fonte: Reuters