Il 14 maggio verrà assegnato a Firenze, dal Monito del Giardino, un premio ambientale che annovera uno studio per calcolare il contributo dei parchi cittadini alla lotta contro i gas serra
Vi siete mai chiesti quanto le aree verdi delle città possano fare contro l’inquinamento e i problemi legati all’emissione di anidride carbonica?
Lo studio eseguito dal comitato scientifico del “Monito del Giardino”, prestigioso premio ambientale promosso dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e realizzato dalla Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron, ci ha fornito in questo senso gli ultimi dati disponibili.
Risulta che davvero i polmoni verdi delle città svolgono una funzione importante. Quindi, meglio trattare bene quelli che già ci sono, e puntare a ottenerne di più dalla Pubblica Amministrazione locale.
Secondo lo Studio si stima che circa 12 milioni di tonnellate annue di CO2 – quasi il 3% delle emissioni totali dell’Italia – venga assorbito dal complesso delle aree verdi urbane italiane.
Una cifra ricavata secondo calcoli accessibili a tutti: ogni ettaro di verde urbano – dove per “verde” si intendono diverse coltivazioni come alberi di medio e alto fusto, arbusti e prato – assorbe mediamente 4,2 tonnellate di CO2 all’anno; quindi, poiché ogni comune esprime mediamente il 9,3% di superficie cosiddetta “a verde”, si desume che in tutta Italia i parchi urbani occupino 2 milioni e ottocentomila ettari, e “mangino” quasi 12 milioni di tonnellate di CO2.
Il contributo di piccoli e medi parchi urbani, inoltre, esercita un contrasto non indifferente all’aumento medio della temperatura. Senza entrare nei meandri delle dimostrazioni scientifiche, a quanto pare anche l’esperienza empirica di noi tutti può bastare a comprendere quanto sia importante presidiare le amministrazioni comunali con iniziative atte ad espandere le aree verdi.
Chi abita nei pressi di Monza, può constatare di persona, in estate, quanto cala la temperatura se si avvicina al Parco (il più ampio d’Europa tra quelli cintati). E la stessa cosa vale per molte altre città, come Firenze, dove il Parco monumentale Bardini, protetto dalla Fondazione omonima, registra nelle giornate di canicola estiva un calo di temperatura pari anche a 6 gradi centigradi rispetto alle aree urbane.