Il Governo Letta starebbe lavorando a una nuova tassa sulle immatricolazioni che garantirebbe il finanziamento dei nuovi ecoincentivi con uno schema bonus-malus già in vigore in Francia
E’ stato il ministro dello Sviluppo Economico Zanonato a lanciare l’idea:”Non ci saranno nuovi incentivi alla rottamazione, pensiamo più a interventi che aiutano il campo della trazione alternativa come metano, elettrico e ibrido”.
Ma visto che i soldi in cassa non ci sono, il Governo Letta starebbe pensando a una nuova tassa da applicare sull’acquisto delle auto più inquinanti, per raccogliere i fondi necessari a finanziare gli incentivi per quelle meno inquinanti. Una sorta di meccanismo bonus-malus già in vigore in Francia.
In attesa di capire come andrà oggi l’incontro tra ministero dello Sviluppo e produttori di automobili e successivamente dei sindacati, questa sembra essere la strada percorsa dal governo per dare una mano a un settore agonizzante: si prevedono infatti 1,2 milioni di auto immatricolate nel 2013 contro gli oltre 2 milioni di qualche anno fa.
Parlando di auto “green” non si può notare che l’aumento delle ibride supera solo l’1% del totale delle auto immatricolate, per non parlare dei numeri inconsistenti delle elettriche, che tanto avrebbero bisogno di un sostegno e di incentivi, non solo all’acquisto ma anche per creare l’infrastruttura e l’ecosistema in cui muoversi.
Nei prossimi giorni ne sapremo di più, sperando che tutto non si risolva nel solito pasticcio all’italiana come avvenuto con gli incentivi 2013, soldi ancora a disposizione che non vengono spesi perchè destinati solo alle aziende con un veicolo da rottamare con più di 10 anni.