Abbiamo passato una giornata alla guida della nuova Hyundai Kona full hybrid mettendola alla prova in diverse condizioni stradali. Partendo da Milano e raggiungendo il lago d’Orta abbiamo potuto capire come si comporta in città, autostrada, ma anche in situazioni più spinte come tra le curve del passo del Mottarone. Il modello che ci è stato consegnato è la Kona full-hybrid in allestimento N-Line. Questo tipo di allestimento si differenzia per accentuare il lato sportivo della Kona ed ha un prezzo di 35.500 euro più 750 euro di messa in strada.
Esterni della Kona full hybrid
Rispetto al modello precedente, qui trovate la prova della Kona Electric nella nostra greenweeek, il design della Kona ha subito una notevole trasformazione. Ora le linee sono molto più futuristiche. Nelle parti laterali sulle portiere vengono messe in risalto delle linee che incrociano la parte superiore e quella posteriore. Anche il muso è cambiato: ora ha un look molto più aggressivo e accattivante. Nella versione N-Line, la parte del radiatore occupa quasi tutto il paraurti anteriore. Come sulla Hyundai Ioniq 5, sono stati aggiunti dei flaps che si aprono e si chiudono. Questi ultimi permettono, in determinate condizioni, di combinare una minore resistenza aerodinamica, con una miglior efficienza nel raffreddamento del motore termico e delle altre componenti.
Sempre guardando l’anteriore è stata aggiunta una striscia led che contorna tutto il paraurti e il cofano. Questa luce si accenderà in automatico nelle ore notturne. Il comparto luci, che comprende fari full-led e frecce, rispetto alla vecchia Kona ora è stato raggruppato tutto in unico punto agli estremi del paraurti. Anche il posteriore ha un look più aggressivo, con doppia luce di stop e anche qui c’è una linea led rossa che avvolge il portellone del bagagliaio. Nella versione N-Line è presente un doppio scarico che risalta il lato sportivo della Kona nella parte posteriore.
Interni della Hyundai Kona full hybrid
Così come gli esterni, anche gli interni sono cambiati. Il cruscotto anteriore adesso ospita un pannello centrale che integra 2 display da 12,3 pollici per l’infotainment e per informazioni rilevanti alla guida. Il software per l’infotainment è cambiato e adesso la nuova grafica rende l’utilizzo più semplice e veloce. Su questa nuova Kona sono stati aggiunti gli aggiornamenti OTA (Over-The-Air) che permettono di risolvere eventuali bug o aggiungere nuovi funzioni anche dopo l’acquisto del veicolo. Hyundai ha anche aggiunto diverse funzioni per permettere di personalizzare al meglio la propria auto.
Sotto il cruscotto non mancano i tasti per il controllo della parte multimediale e del climatizzatore bi-zona. Questi tasti, anche se nella teoria stonano un po’ con il desing pulito e minimale con cui Hyundai ha voluto caratterizzare la Kona, sono in realtà ben integrati. Anche il display a cristalli liquidi, un salto indietro di stile, è integrato bene con lo stile degli interni.
Più spazio interno e più spazio anche nella console. Hyundai ha liberato molto spazio nella console centrale, spostando il selettore di marcia dietro il volante. Al suo posto è stato posizionato un selettore circolare che permette di scegliere le diverse modalità di guida: Eco, Sport e Snow. La console centrale offre anche una basetta wireless fino a 15 Watt per caricare senza fili il proprio telefono. Oltre al caricatore wireless ci sono anche 2 porte di tipo USB C di cui una dedicata al trasferimento dei dati.
Hyundai permette di usufruire dei servizi di Apple Car Play e Android Auto, ma non ha ancora introdotto la possibilità di usare quest’ultimi in modalità wireless. Il volante durante i chilometri percorsi del test drive si è dimostrato comodo e con un ottimo grip. La forma è tonda, ma la parte inferiore tende a tagliare il cerchio per conferire un design un po’ più sportivo.
Dietro al volante troviamo i comandi per le luci, le frecce e i tergicristalli. Troviamo anche il selettore di marcia che segue lo stesso stile di quello della Hyundai Ioniq 5, ma cambiano le linee, passando da una forma cilindrica a una più parallelepipeda. Sempre dietro allo sterzo ci sono due palette che consentono, in modalità Eco, di controllare la frenata rigenerativa, mentre in modalità sport, controllano la cambiata.
I sedili anteriori sono stati ridotti di spessore per aumentare lo spazio nella parte posteriore. Anche dopo varie ore di guida la seduta rimane comoda. Sul modello N-Line che abbiamo provato la personalizzazione del sedile è possibile esclusivamente manualmente, mentre solo sul sedile del guidatore è presente il cuscino lombare.
Per passeggeri posteriori sulla nuova Kona ora lo spazio è aumentato tantissimo: anche persone alte, con il sedile anteriore in una posizione standard, riescono ad avere una buona distanza tra le gambe e il sedile. Stessa discorso si applica per lo spazio tra la testa e il tettuccio
Specifiche tecniche e dettagli della Kona full hybrid
La nuova Hyudnai Kona full hybrid offre 3 tipologie diverse di motorizzazione, benzina, benzina mild-hybrid e benzina full-hybrid. La full-hybrid, quella che abbiamo provato, ha un motore 4 cilindri 1.6L che può erogare fino a circa 101 cavalli. In accoppiata con il motore elettrico da 43,5 cavalli, la Kona riesce a generare una potenza massima di 140 cavalli.
Il comparto elettrico è alimentato da una batteria molto piccola, solamente 1,6 kWh. Questa batteria permette di percorrere diversi metri in modalità solo elettrica. Per esempio, la retromarcia è una di quelle fasi dove Kona si sposterà a 0 emissioni. Il comparto sospensioni è affidato sull’anteriore a due McPearson indipendenti, mentre il posteriore è caratterizzato dal sistema Multi-link.
Rispetto alla vecchia generazione, la Kona è diventata più lunga: 4,20 metri, permettendo così di avere più spazio, specialmente per i passeggeri posteriori.
Considerazioni alla guida della Kona full hybrid
In città
Ottimo il comfort, sospensioni ottime, ottimo il bilanciamento del motore. Il nostro test drive della Kona full-hybrid è iniziato dalla città, precisamente nelle zone di Piazza Gae Aulenti di Milano. Da lì abbiamo percorso diversi chilometri per poi prendere l’autostrada per dirigerci verso il lago d’Orta.
Per chi conosce le strade milanesi, sa bene come il fondo stradale non sia dei migliori, specialmente nel momento in cui l’asfalto diventa pavè. In questo tratto stradale, la nuova Kona ha dimostrato di saper “neutralizzare” molto bene le asperità stradali, senza trasmetterle ai passeggeri e al guidatore. Specialmente in questo tratto di strada abbiamo percepito come i due motori, termico ed elettrico, si alternano molto bene per combinare maggiori performance e ridurre i consumi
In autostrada
Per raggiungere il lago d’Orta, abbiamo dovuto percorrere un tratto autostradale. Proprio in questo ambiente abbiamo potuto apprezzare l’ottimo comfort dei sedili, ma anche provare gli ADAS della nuova Kona. Una caratteristica che risulta fastidiosa, seppur fondamentale per una guida più sicura è la grande quantità di suoni/avvisi/cicalini che avvisano il conducente in caso di uscita dalla corsia, cambio del limite di velocità e altre tante funzioni. Tutti questi avvisi possono essere disattivati dall’infotainment, ma ogni volta che la macchina verrà avviata, il sistema di Hyundai riattiverà tutti i gli avvisi per sfruttare a pieno i controlli di sicurezza della nuova Kona.
Tra le curve
Kona non fa della sportività il suo punto forte, tra le curve del Mottarone siamo riusciti a provare la nuova Hyundai anche in condizioni più spinte, premendo di più sull’acceleratore. Le molle molto morbide penalizzano i cambi di direzione veloci spostando lentamente il carico dell’auto. L’assetto non è sportivo, ma tutto incentrato sul comfort.
Il motore nella fase di salita ha fatto fatica a regalarci qualche emozione in più. Mentre all’inizio della salita il motore riusciva a dare un buono spunto in ripresa e in uscita dalle curve, verso la fine del passo, dove la batteria aveva perso la maggior parte della carica, il solo motore termico, senza l’aiuto di quello elettrico, ha fatto fatica a erogare sufficiente potenza per andare un po’ più forte.
Il cambio automatico nella fase di salita, proprio per mancanza di potenza, che sarebbe stata colmata da un motore termico con qualche cavallo in più, non è stato efficiente nella scelta delle marce. Kona continuava a combinare marce basse/alte per cercare erogare la spinta giusta. La scelta migliore è sicuramente impostare la modalità di guida come Sport e usare le palette dietro al volante come cambio manuale.
Inserendo la modalità sport, le palette dietro al volante permettono di cambiare marcia, passando quindi da cambio automatico a cambio manuale. Se si cerca un po’ di sportività, il cambio manuale è la scelta migliore, che ci permette di giocare con le marcie a nostro piacimento. Proprio con questa modalità di guida abbiamo apprezzato la doppia frizione che rende i cambi di marcia molto veloci.
Allestimenti e prezzi della Kona full hybrid
Tre motorizzazioni Benzina, Bev, Hev, in futuro arriverà l’elettrico, motori diversi. Tre allestimenti X-Line, N-Line, X-Class.
Con questa tabella, riassumiamo in breve le combinazioni tra allestimenti e motorizzazioni disponibili per la Hyundai Kona.
Il modello che abbiamo provato noi, come detto all’inizio la versione N-Line, ovvero l’allestimento sportivo di Kona, che con la lettera “N” ha da sempre identificato la parte più sportiva dei veicoli di Hyundai. Secondo noi l’allestimento migliore che completa la nuova Kona è X-Class. Questo allestimento si completa di tutti i comfort e accessori disponibili sulla Kona ed è il migliore perchè eleva a pieno il concetto della Hyundai Kona.
L’ultimo allestimento di cui non abbiamo parlato è X-Line, che è un allestimento base, ma già arricchito con molti comfort e accessori per rendere quest’ultima una scelta valida per il cliente.
A chi si rivolge la Kona full hybrid
Dopo aver testato per una giornata la nuova Hyundai Kona full hybrid siamo in grado di esprimere una nostra idea su quest’auto. Il target non è sicuramente per persone che cercano un’auto sportiva o un’auto in grado di regalare emozioni spingendo sull’acceleratore, ma è un’auto che permette di viaggiare in tranquillità.
Il target della Kona è sicuramente la città, è un’auto pensata per le famiglie che percorrono tratti quotidiani come scuola-lavoro-casa. Però non finisce qui; Kona grazie al suo ottimo comfort è anche in grado di percorrere lunghi tratti di strada senza troppi problemi. Noi di Greenstart siamo interessati a vedere e provare a fondo la nuova Kona full-electric che arriverà questo autunno. Sarà interessante confrontarla con la Kona che avevamo già provato e trovare le differenze anche con il modello full-hybrid.