Presentato come il più esteso murale anti-inquinamento realizzato al mondo, Hunting Pollution -a caccia d’inquinamento- è molto di più. L’emblematica immagine è quella di un airone tricolore, specie in via di estinzione, che si procura il nutrimento da un mare gravemente compromesso.
Il miglioramento non è solo estetico, ma anche funzionale: mille metri quadri della speciale pittura impiegata, infatti, depurano l’aria come un boschetto di 30 alberi, ovviamente anche di notte.
Greenstart è molto sensibile al rapporto uomo-ambiente per un futuro sostenibile reale e questo progetto ci sembra molto interessante. Ecco un video che promuove Hunting Pollution.
HUNTING POLLUTION – Docufilm – Teaser (2018) from IMAGE HUNTERS on Vimeo.
Hounting pollution si trova a Roma
L’area Ostiense, o l’ampio Testaccio, sono zone di Roma estremamente vive e straordinariamente piene di murales tradizionali.
A pochi metri da via del Porto Fluviale, che ospita una delle facciate dell’airone ecologico, si trova anche la Piramide di Roma.
Certo il numero di murales capitolini non rivaleggia con quelle di altre città come Parigi o Barcellona, ma il confronto sarebbe comunque interessante.
Una iena per l’ambiente
L’artista è l’italiano Federico Massa, internazionalmente noto come Iena Cruz, molto legato ai temi dell’ambiente. L’organizzazione è di Yourban 2030, un’associazione no profit che utilizza il linguaggio artistico per lanciare messaggi sui temi caldi dell’ambiente e sul rapporto uomo-natura con lo sguardo proiettato all’Agenda Globale 2030 per lo Sviluppo Sostenibile promossa dalle Nazioni Unite.
Airlite, tecnologia italiana
Hunting pollution è interamente realizzato con Airlite, una speciale pittura mangiasmog tutta italiana, partita come startup nel 2015 (li ricordate nella serie TV Shark Tank?) Qui trovate un articolo dell’epoca.