La prima domanda che ci facciamo sulla Chrysler Pacifica, presentata al Salone di Detroit, è: ma arriverà anche in Italia? È presto per dirlo, anche perché al momento mancherebbe anche il marchio cui assegnarla, Chrysler non è più presente in Italia e Lancia non ha ancora una strategia ben definita, pur se la nuova Pacifica potrebbe essere la logica evoluzione della precedente Lancia Voyager.
Vedendo la meccanica, poi, difficile pensare a un’alternativa al diesel, visto che il powertrain è costituito da un 3,6 litri a benzina accoppiato a due motori elettrici dalla potenza non ancora ufficializzata.
Un gruppo quindi concepito principalmente per il mercato nordamericano, aspetto peraltro comune alle recenti Suv ibride plug-in presentate da Bmw, Mercedes e Porsche.
La presentazione della Chrysler Pacifica al Naias 2016 di Detroit
Il powertrain della Chrysler Pacifica è quasi del tutto nuovo
Andando con ordine: cominciando dalla meccanica, la Chrysler Pacifica Hybrid, questa la denominazione ufficiale, è una ibrida plug-in con un motore a benzina Pentastar V6 da 3,6 litri per 290 Cv e 355 Nm di coppia, abbinato a due motori elettrici mediante una trasmissione brevettata denominata EVT (Electrically Variable Transmission).
I motori elettrici sono alimentati da una batteria agli ioni di litio da 16 kWh. L’autonomia in full-electric sfiora i 50 chilometri, il consumo medio, calcolato secondo gli standard americani e quindi non comparabile con quello europeo, è invece di circa 34 chilometri con un litro di benzina.
Minivan in America, ammiraglia in Europa
Il corpo vettura è di dimensioni americane, pur se definito da FCA “minivan”: ospita fino a otto passeggeri all’interno di una carrozzeria presumibilmente lunga oltre cinque metri e larga quasi due (le dimensioni non sono ancora state ufficializzate), con numerose possibilità di posizionamento dei sedili e un’evoluzione del sistema Stow’n’Go già visto sulla Voyager.
Curiosa la possibilità dichiarata nella presentazione, di poter trasportare un pannello di compensato da più di 120 x 240 cm di ingombro. Rispetto al resto della gamma, la Pacifica Hybrid monta una mascherina anteriore specifica e cerchi in lega di diverso disegno.
Comfort di guida e ausili alla guida per la Chrysler Pacifica
Il comfort è assicurato, oltre che dall’ampio spazio interno, anche da un attento studio dei livelli di NVH (Noise, Vibration, Harshness), ulteriormente ridotti dal sistema ANC (Active Noise Cancellation) in grado di ridurre artificialmente il rumore in abitacolo.
Niente guida autonoma, Marchionne del è stato chiaro nella mancata presenza sul palco del Ces2016 rispetto a tanti altri concorrenti, ma tanti supporti alla guida.
Sono infatti numerose le funzionalità per una guida più efficace e sicura. Quattro telecamere poste alle estremità della carrozzeria assicurano una visione a 360° intorno al veicolo, è presente il sistema di ausilio al parcheggio parallelo e perpendicolare, il regolatore di velocità adattato in grado anche di arrestare il veicolo in caso di emergenza, il sistema di avviso di superamento della carreggiata, il sistema di rilevazione degli angoli ciechi.
Il sistema di infotainment Uconnect Theatre prevede uno schermo touchscreen anteriore da 8,4 pollici e due posteriori da 10 pollici, con possibilità di due impianti audio potenziati con 13 e 20 altoparlanti rispettivamente.
[…] La prima domanda che ci facciamo sulla Chrysler Pacifica, presentata al Salone di Detroit, è: ma arriverà anche in Italia? È presto per dirlo, anche perché al momento mancherebbe anche il marchio cui assegnarla, Chrysler non è più presente in Italia e Lancia non ha ancora una strategia ben definita, pur se la nuova Pacifica potrebbe essere la […]
Da buoni ultimi
[…] poco entrata in produzione nello stabilimento canadese di Windsor la versione ibrida plug-in della Chrysler Pacifica che, con la Fiat 500e full-electric, è finora l’unica proposta del gruppo FCA per quanto […]