Una flotta di 5 Peugeot iOn sotto la lente di ingrandimento, c’è ancora molto da fare dal punto di vista dell’autonomia e dello sviluppo delle batterie
Interessanti i risultati dello studio condotto in Belgio per ben due anni su una piccola flotta di 5 auto elettriche Peugeot iOn, auto elettriche “di prima generazione” non del tutto comparabili con quelle attuali, ma che possono dare un’idea delle basi su cui poggi ail concetto di mobilità elettrica. Sono infatti meno efficienti in fatto di consumo energetico rispetto per esempio alle più attuali Renault Zoe e Nissan Leaf, per restare nella fascia di mercato simile.
Il vero tallone d’Achille resta l’autonomia, che in condizioni reali è piuttosto lontana da quanto dichiarata dalle case, e si dovrà attendere una sostanziale ottimizzazione dei consumi delle batterie per poter arrivare a valori accettabili.
Ma torniamo allo studio e andiamo nel dettaglio: dopo un totale di oltre 68mila km percorsi sono stati pubblicati i seguenti valori:
Auto 1 | Auto 2 | Auto 3 | Auto 4 | Auto 5 | Media | |
Consumo in Wh/km | 180 | 209 | 155 | 181 | 186 | 182 |
Incremento percentuale di efficienza energetica grazie al recupero di energia in frenata | 16.1 | 9.9 | 12.5 | 9.1 | 11.7 | 11.9 |
Quota percentuale di energia consumata da sistemi di bordo diversi dal motore di trazione | 40.1 | 35.8 | 21.6 | 22.0 | 36.4 | 31.2 |
Efficienza energetica dalla presa di ricarica alle ruote | 47.0 | 49.7 | 63.2 | 59.1 | 51.6 | 54.1 |
L’incidenza percentuale del consumo energetico dovuto ai sistemi ausiliari (riscaldamento, fanali, sistemi di controllo) è ovviamente maggiore quando si procede a bassa velocità, nel traffico urbano, rispetto alla marcia extraurbana. In autostrada a velocità costante, invece, l’efficienza si riduce in quanto la frenata rigenerativa ha molte meno occasioni per entrare in gioco.
Il sistema di riscaldamento dell’abitacolo è particolarmente energivoro sulle auto elettriche, tanto che si sta pensando di equipaggiare le vetture con una vera e propria pompa di calore, assai più efficiente dei i classici riscaldatori resistivi a dissipazione.
In ogni caso, i valori di efficienza energetica media registrati dopo due anni d’uso di queste vetture elettriche confermano di essere non solo notevolmente più alti di quelli di qualsiasi auto termica, ma superiori anche a quelli delle ibride.
Resta confermato anche per la iOn il tallone d’Achille delle attuali elettriche, ossia l’autonomia. Il consumo medio complessivo rilevato, pari a 182 Wh/km (superiore a quello dichiarato che è di 126 Wh/km) implica che con il pacco batterie da 16 kWh si può arrivare a un’autonomia reale di circa 90 km, un valore piuttosto deludente (e assai inferiore a quello dichiarato che è di 150 km). Per un deciso miglioramento bisognerà lavorare sia sulla capacità delle batterie sia sull’efficienza dei sistemi ausiliari.