Nel piano industriale FCA Fiat-Chrysler piccolo spazio per le ibride plug-in. Saranno Chrysler, disponibili a partire dal 2016. Porta chiusa invece alle elettriche e alle fuel cell
La monovolume che nel 2016 sostituirà l’attuale Chrysler Town&Country, venduta in Italia come Lancia Voyager, disporrà anche di una versione ibrida plug-in.
Di più, anche la nuova crossover di taglia grande che debutterà, ancora con il marchio Chrysler, nel 2017 avrà una motorizzazione ibrida plug-in. E altre applicazioni, definite “mild hybrid” ma non meglio specificate, seguiranno su diversi altri modelli.
Presumibilmente si tratterà di motorizzazioni tradizionali con estesa applicazione di motori elettrici alle principali funzioni non motrici della vettura.
L’attenzione dei media, soprattutto italiani, era concentrata sulle sorti, anche occupazionali, dei marchi e degli stabilimenti italiani, ma le notizie interessanti non mancavano nella presentazione del piano industriale FCA di Auburn Hills.
I veicoli elettrici saranno invece introdotti unicamente per necessità di conformità alle normative antinquinamento, dove questa è richiesta, oppure se esisterà una reale domanda degli acquirenti e non, come ora, stimolata da politiche di incentivazione statale.
Stesso discorso per i veicoli a fuel-cell, giudicati al momento non proponibiil per motivi di costi e di mancanza di infrastrutture.
Più possibilista invece su ibridi e plug-in, come visto. La domanda, per noi europei e italiani in particolare, è invece se queste vetture arriveranno da noi, visto che attualmente sono vendute in Italia con il marchio Lancia che, nel piano industriale, non è neppure stato citato.