Battery swap: Ample vale un miliardo e sbarca in Europa, ma non in Italia

Il box di Ample occupa la superficie di due parcheggi standard e permette di sostituire le batterie in dieci minuti. Ideale per lo sharing

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Il box di Ample occupa la superficie di due parcheggi standard.
Il box di Ample occupa la superficie di due parcheggi standard.

Sarà Ample il prossimo unicorno della nuova mobilità? Grazie ad un nuovo finanziamento, la startup statunitense che sviluppa tecnologia di battery swap ha messo insieme ben 280 milioni di dollari, con una valutazione di circa 900 milioni. È quindi in ottima posizione per diventare un unicorno, ovvero una startup valutata 1 miliardo di dollari, in brevissimo tempo.

Il nuovo round di 50 milioni è destinato allo sviluppo europeo del progetto e proviene dal Blackstone Group, con una quota dalla banca spagnola Santander. Il round precedente, di 160 milioni di dollari, veniva dalla Moore Strategic Ventures.

L’obiettivo di Ample è di fornire infrastruttura per 1 miliardo di auto elettriche, almeno nei proclami. L’azienda ha realizzato un robot che sostituisce le batterie organizzate con moduli precaricati. Il box è grande quanto due parcheggi standard e permette una sostituzione completa in circa dieci minuti. Ovviamente il concetto è valido per veicoli che usano particolari box batteria e che accettano il concetto di swap, quindi si parla di flotte aziendali, almeno per ora.

Lo swapping delle batterie non è un concetto del tutto nuovo, clamoroso per esempio nel 2013 fu il fallimento di Better Place, società israeliana che aveva scommesso su questo sistema, nello stesso anno Tesla dimostrava come una sostituzione della batteria, con 90 secondi, fosse più veloce che fare un pieno di carburante ad un’auto, un sistema restato però sulla carta perché la società di Elon Musk ha preferito concentrarsi sullo sviluppo della rete SuperCharger. Passando ai giorni nostri, Nio sta lavorando sulle stazioni di sostituzione batteria in Cina e recentemente ha fatto anche un accordo con Shell per installare 100 stazioni per il battery swapping entro il 2025 in Cina.

Un mercato in USA, Giappone ed Europa

Ample ha da poco completato con successo un test con Uber in alcune località della Bay Area intorno a S. Francisco. Da qui l’estensione all’Europa dei piani congiunti, dove Uber mira a elettrificare metà delle corse prenotate in sette grandi capitali. Inutilmente cercherete Roma o Milano: le magnifiche sette sono Londra, Berlino, Parigi, Madrid, Amsterdam, Bruxelles e Lisbona.

Insieme a Sally, Ample sta elettrificando gli States (San Francisco, New York, Los Angeles e Chicago) mentre con Eneos si punta il Giappone.


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