Batterie EV: nessun europeo tra i primi 10 produttori 2023

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Robot a braccio che assemblano pacchi batteria
Fabbrica di celle EV secondo Midjourney

L’estate è il momento ideale per guardare al mercato con un po’ di distacco. Batteries News si è occupata dei primi dieci posti della classifica mondiale dei produttori di batterie per EV nel 2023. Senza sorprese, visti i dati degli ultimi tempi, Contemporary Amperex Technology, in breve Catl, ha ulteriormente consolidato la posizione di leader mondiale grazie ad una capacità produttiva di 243 GWh, il 37% della produzione globale.

Questo risultato è frutto di un’espansione aggressiva e di innovazioni tecnologiche che le hanno permesso di superare i concorrenti di lunga data.

Catl, Byod e gli altri: tutti orientali

BYD è seconda con una capacità di 116 GWh, seguita da LG Energy Solution a 108 GWh. Panasonic (56 GWh) e SK On (41 GWh). A scendere troviamo altri player quali Samsung Sdi (36 GWh), Calb (23 GWh) e Farasis Energy (16 GWh).

Le new entry, che stanno facendo passi da gigante, sono Aesc e Sunwoda, che con 8 GWh e 7 GWh rispettivamente stanno facendo nel settore. In particolare Sunwoda, che punta allo stato solido competitivo entro il 2026, è azienda del gruppo DongFeng, che ha vari accordi con europee (Renault compresa) e che sta valutando l’apertura d’una fabbrica anche in Italia. Anche Aesc si sta espandendo in Europa, con il recente accordo per una fabbrica di batterie sul suolo ispanico.

Insomma 6 cinesi, tre sudcoreane e una giapponese.

Immagine di https://elements.visualcapitalist.com/

Innovazione e competizione: SS, BEMS, ESS

In attesa delle batterie allo stato solido, un po’ il Sacro Graal dell’EV recente, è fortissima la competizione per per i sistemi di controllo degli EV (BEMS, Battery Energy Management System) e per le batterie di accumulo (ESS, Energy Storage System).

Energia mondiale 2023: rinnovabili al 18% (Fonte: Energy Institute 2024; infografica da https://elements.visualcapitalist.com/)

E l’Europa?

Spostiamo l’attenzione verso il Vecchio Continente. Aziende come PowerCo e Northvolt (recenti problemi di sicurezza) stanno emergendo come potenziali nuovi leader. Che ne sarà delle batterie al sodio della francese Tiamat, o delle belle speranze della Acc su suolo italiano, sempre nelle mani della imperscrutabile strategia di Stellantis (che strizza l’occhio alla francese Cea)? La curiosità è alta e c’è da dubitare che qualcuna di queste riuscirà mai a entrare nella top 10. 

Per il momento resta da segnalare il caso di Varta, storica azienda tedesca che ora affronta difficoltà finanziarie, evidenzia la necessità di solidi investimenti e ristrutturazioni per mantenere le tecnologie chiave in Germania. Volendo di garantire un futuro stabile e innovativo per l’azienda, Porsche sta considerando una partecipazione significativa nell’azienda.


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