SAE rilascia una nuova revisione del suo standard J1772 per la ricarica rapida a 200 Ampère di veicoli elettrici
Finchè il grosso dell’immatricolato dei veicoli “green” era ibrido, il problema della ricarica restava tutto sommato circoscritto a una minoranza di automobilisti un po’ visionari e un po’ pionieri. Ma oggi che sul mercato vengono annunciati di continuo nuovi modelli di elettriche o di ibride plug-in, il tema sta diventando di scottante attualità. E quando si dice “ricarica” i problemi sottesi sono molti e determinanti: dal chi debba investire per l’infrastruttura di ricarica pubblica, a come debbano essere strutturate le tariffe elettriche per favorire il decollo di questo approccio alla mobilità, ai sistemi di sicurezza per evitare folgorazioni e surriscaldamenti, fino al più banale (si fa per dire) progetto del connettore di ricarica.
Su quest’ultimo punto, come è noto in campo esistono già numerosi standard alternativi. L’ultimo in ordine di tempo è la nuova revisione dello standard J1772 promossa dalla Society of Automotive Engineers (SAE). Rispetto alla generazione precedente già in uso sui modelli attuali di Nissan Leaf e Chevrolet Volt-Opel Ampera, il nuovo connettore aggiunge il supporto per la ricarica rapida a corrente continua. Fisicamente compaiono due nuovi pin racchiusi in un involucro ellittico separato dal gruppo primario (che resta circolare per retrocompatibilità). Finora il principale standard per la sola ricarica in corrente continua era quello giapponese promosso da Chademo, che aveva già cominciato a prendere piede in varie stazioni di ricarica negli Stati Uniti, ma per la ricarica in corrente alternata avrebbero dovuto essere previsti dei connettori distinti, complicando il progetto delle colonnine e disorientando gli utenti. Il consorzio SAE ha ritenuto invece che fosse preferibile puntare a un unico connettore universale, anche se ingombrante e non esattamente elegante o compatto.
Il nuovo standard ha riscosso l’approvazione di 190 fra case costruttrici, gestori di rete elettrica e produttori di infrastruttura e componentistica. La previsione è che la sua introduzione consentirà di ridurre il tempo di ricarica da 8 ore a circa 10 minuti, un tempo “pericolosamente” vicino a quello necessario per effettuare un classico “pieno” di idrocarburi liquidi.
Dal punto di vista delle modalità supportate, questa revisione del preesistente standard SAE J1772 consiste nell’aggiunta del supporto per la ricarica in continua secondo i modi DC Level 1 (fino a 500V e 80A per una potenza di 40 kW) e DC Level 2 (500 V, 200 A e 100 kW) oltre ai già presenti modi di ricarica AC Level 1 e Level 2 per la ricarica in corrente alternata.
Particolare della presa SAE J1772 attuale (supporta solamente la ricarica in corrente alternata secondo le modalità Level 1 e Level 2)
Particolare della nuova presa SAE J1772 ibrida (si notano i due pin aggiuntivi dedicati alla ricarica ultrarapida in corrente continua a 80A/200A e 500V)
Particolare della nuova spina SAE J1772 ibrida