Greengo Icaro: la biposto elettrica accessibile e “connessa”

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Versione base sotto i 10mila euro e sistema di controllo connesso in rete per la nuova microcar italo-cinese
 

Presentata in anteprima assoluta al Motor Show di Bologna, la GreenGo Icaro è una vettura nata per iniziativa di un gruppo di operatori del settore automotive e motoristico guidati da Ettore Chimenti (in Piaggio per oltre 25 anni), è costruita in Cina ma con una stretta supervisione italiana visto che sono italiani i responsabili qualità sia sulle forniture ricevute, sia sul prodotto finito.

La direzione italiana è coinvolta anche nello sviluppo dello stabilimento produttivo cinese, nel quale si farà decisamente sul serio: anche come condizione posta dalle autorità locali per ricevere gli aiuti governativi ottenuti dall’azienda vincendo un bando di gara, la vettura dovrà essere prodotta a regime in 300mila unità/anno; già per il primo anno è prevista una produzione in almeno 150mila esemplari.

Grazie alle economie di scala e alla delocalizzazione in Cina della produzione i prezzi saranno decisamente contenuti, a partire da 9.980 euro IVA compresa per il modello base, batterie escluse (il noleggio dovrebbe costare fra i 40 e i 60 euro al mese; potrebbe inoltre essere offerta la possibilità di acquistarle).

A proposito delle batterie, al Litio e terre rare, la capacità è di 150 Ah, il sistema si articola su 24 elementi (tenuti individualmente sotto controllo dal Battery Management System per una gestione più accurata) per una tensione di esercizio di 72V; sopportano fino a 3.000 cicli di ricarica totali e parziali. Una ricarica completa richiede 6 ore a 220V oppure 2 ore a 380V (con opzione disponibile da metà 2013).

Freni a disco sulle 4 ruote e pneumatici posteriori maggiorati, ma ABS non presente (il veicolo è omologato come quadriciclo), mentre gli airbag sarebbero in arrivo. Dopo una prima fase di progetto in cui lo schema prevedeva ruote motrici posteriori, la trazione è anteriore.

In Italia le vendite inizieranno a febbraio; nel 2013 la vettura sarà disponibile anche in Spagna; l’anno successivo sarà la volta di Francia e Germania.

La vettura è costruita con principi da auto “vera”, a partire dalla scocca portante in lamiera d’acciaio (invece della soluzione, comune a molte microcar, con telaio in acciaio e carrozzeria in vetroresina o materie plastiche) continuando con freni a disco da 221 mm su tutte le ruote e un bagagliaio dalla non trascurabile capacità di 300 litri (decisamente di rilievo per un’auto lunga solo 2,76 metri).

Non mancano diverse “chicche” tecnologiche come la possibilità di pannelli fotovoltaici sul tetto o sul cofano (più per azionare ventilazione e servizi che per ricaricare le batterie principali, vista la superficie ridotta), oppure le luci diurne a LED, o ancora il navigatore interattivo e connesso in rete, molto simile a un tablet touchscreen, con possibilità di controllo e assistenza in remoto 24h.

Il peso è di 398 kg batterie escluse e di 578 kg batterie comprese. Il motore è a corrente continua a magneti permanenti, senza contatti striscianti (brushless) la cui funzione è assolta dal sistema di controllo elettronico: questo elimina alla radice la possibilità di formazione di scintille sull’albero e riduce la necessità di manutenzione. La potenza nominale è di 6 kW con una coppia massima di 20 Nm; la velocità massima è di 75 km/h, la pendenza superabile è del 20%, l’autonomia di 165 km.


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