Continuano gli ordinativi di autobus elettrici Byd da parte di amministrazioni locali italiane. Dopo Milano, Torino e Novara, è ora la volta di Padova, in cui l’operatore Busitalia Veneto ha ordinato 6 esemplari di autobus elettrico al produttore cinese, e di Messina, in cui sempre Byd si è aggiudicata una commessa di una dozzina di bus elettrici corti (fino a 9 metri), portando a una quarantina circa il numero di autobus elettrici Byd in Italia.
Ma i numeri italiani restano bassi e soprattutto manca un produttore italiano
Iniziative meritorie e da incoraggiare, per carità, anche se questi numeri, come al solito trattandosi di veicoli elettrici, sono decisamente “omeopatici”. Per confronto, due settimane fa Byd ha ricevuto un ordine per 4.000 (diconsi quattromila!) autobus elettrici da parte di alcune aziende della megalopoli di Guangzhou (meglio nota come Canton, ha tra gli 11 e i 15 milioni di abitanti a seconda che si conti anche l’hinterland oppure no).
Oltre alla questione dei numeri per il momento non stellari, la situazione italiana amareggia anche per il fatto che oggi ci si rivolga, per dei bus elettrici a batteria, ad aziende estere (anche se non sempre cinesi: una gara per 25 bus elettrici a Milano da destinare entro fine 2018 alla linea 94, un’altra per 12 bus a Bergamo e un’altra ancora per altri quattro a Bolzano se le è aggiudicate tutte e tre un’azienda polacca, la Solaris bus&coach SA – anche se per la verità Byd non aveva partecipato alla gara milanese).
Saremmo lieti di vedere anche aziende italiane aggiudicarsi le prossime per la fornitura di questo tipo di mezzi, il cui prezzo di acquisto è destinato a scendere con la discesa dei prezzi delle batterie, dimostrando di essersi sapute correttamente sintonizzare sul futuro.