Test di sicurezza più rigorosi per le batterie al Litio

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Dopo diversi episodi di incendio o surriscaldamento, gli enti di certificazione alzano l’asticella per la sicurezza del componente chiave per aerei, auto elettriche e ibride

Le batterie al Litio sono attualmente le protagoniste dell’evoluzione delle auto elettriche e ibride, di cui stanno supportando un rapido e promettente sviluppo e con prospettive ancora migliori considerando le novità in arrivo dall’applicazione di nanotecnologie alla fabbricazione degli elettrodi.

Nel recente passato però le batterie al Litio sono state anche protagoniste di diversi episodi preoccupanti in cui il veicolo ha preso fuoco o ha minacciato di farlo: dal caso della cinese Byd, andata a fuoco dopo un incidente, a quello delle 16 Fisker Karma andate a fuoco, forse per un cortocircuito dopo un allagamento provocato dall’uragano Sandy che le ha sorprese nell’area di stoccaggio in un porto del New Jersey, al caso delle Mitsubishi i-MiEv e Outlander, alle noie alle batterie dell’Ampera dopo un incidente.

Più scalpore ha fatto l’episodio al Boeing 787 con i suoi problemi alle batterie di bordo al Litio, seppure diverse nella formulazione chimica rispetto al tipo normalmente usato in autotrazione, che hanno addirittura indotto Elon Musk di Tesla a giocare d’anticipo offrendo a Boeing la propria esperienza nel settore, evidentemente nel timore che le batterie al Litio si facciano una cattiva reputazione tale da danneggiare anche il business dell’auto elettrica. Insomma, le batterie al Litio presentano numerosi potenziali rischi per la sicurezza che devono essere attentamente studiati e gestiti.

Ora sono gli enti di certificazione a porsi, con rinnovata attenzione, il problema. Underwriters Laboratory, un ente no profit che si dedica fra l’altro agli standard di test per la sicurezza delle batterie al Litio, ha annunciato che aggiungerà alle proprie procedure di certificazione nuovi test di sicurezza, fra cui uno in cui si provoca intenzionalmente un corto circuito interno alla batteria danneggiandola con un punzone metallico.

Altri test riguardano l’ovvio cortocircuito esterno, tassi di scarica anomali, scarica forzata, impatto, schiacciamento, vibrazioni e scosse, surriscaldamento (singolo episodio e cicli ripetuti), cali di pressione atmosferica, caduta, risposta a carica lenta continua, inversione accidentale della polarità e così via.

Verrà inoltre posta maggiore attenzione agli aspetti di invecchiamento dei pacchi batterie. Maggiori dettagli sulla nuova procedura sono disponibili sul documento pubblicato da UL.


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