Con l’arrivo della seconda serie, la Nissan Leaf lancia la sfida alla Toyota Prius tra le vetture preferite dai taxisti di tutta Europa. Già operative ad Amsterdam e in altre città europee, si preparano a invadere le maggiori città
Anni fa erano a gasolio. Più di recente si sono convertite all’ibrido. Domani le auto dei tassisti europei potrebbero essere delle full-electric Nissan Leaf, come già in atto con la cooperativa Taxi-E di Amsterdam che, con una flotta di 13 Nissan Leaf, ha già percorso complessivamente oltre 700.000 chilometri.
La Leaf è già operativa in diverse città europee: oltre Amsterdam, Zurigo, Lisbona, Amburgo e diverse città nel Regno Unito stanno adottando la modalità elettrica quale riferimento per il trasporto cittadino, e la possibilità di impiegare un taxi full-electric agevola sicuramente a livello di costi, emissioni e rumorosità.
Considerando i brevi tragitti cittadini dei taxi, e il tempo passato in sosta, la soluzione full-electric potrebbe rivelarsi davvero valida: i costi di esercizio sono ridotti dall’eliminazione del carburante fossile, il comfort di bordo è favorito dalla silenziosità e dalla totale mancanza di vibrazioni e l’autonomia, portata comunque a 200 chilometri ,è più che sufficiente per l’attività in città.
In Italia per ora resiste il mito della Toyota Prius, ma l’arrivo della Leaf, se verrà confermata l’aggressiva politica introdotta con gli ultimi listini, potrebbe portare una ventata di cambiamento anche in questo settore.