Una nuova proposta nel mondo ibrido: PSA presenta la tecnologia Hybrid Air, dove l’energia, anzichè sotto forma di energia elettrica, è immagazzinata nell’aria compressa. Solo 2,9 litri / 100 km e 69 g/km di CO2 i pochi dati ufficiali dichiarati. Prime applicazioni su strada nel 2016
L’auto ad aria, eterna chimera che da anni scompare e riappare periodicamente, rimane forse un progetto affascinante in teoria, ma poco realizzabile nella pratica.
Il gruppo PSA, Peugeot Citroen, ha invece recentemente presentato un prototipo di vettura ibrida di segmento B, nella fattispecie una Citroen C3, sulla quale l’energia di supporto al motore termico è immagazzinata sotto forma di aria compressa anzichè di energia elettrica come in tutte le applicazioni automobilistiche ibride finora conosciute.
A livello costruttivo viene aggiunto un serbatoio di aria compressa ad alta pressione in posizione longitudinale sul pavimento della vettura e una pompa idraulica collegata al cambio, in grado di funzionare attraverso l’aria compressa immagazzinata nella bombola.
In pratica la vettura può marciare in modalità ICE (Internal Combustion Engine) analogamente a una normale automobile a benzina o a gasolio, oppure sfruttare la modalità combinata marciando con il motore termico supportato dalla pompa idraulica nelle fasi di accelerazione o in salita. La modalità ZEV è assicurata dall’aria compressa che, tramite la pompa e attraverso il cambio, consente il movimento delle ruote. L’aria compressa è poi ripristinata nelle fasi di decelerazione e frenata mediante la pompa in grado di assicurare il riempimento della bombola ad alta pressione.
Interessanti i pochi dati dichiarati, con un consumo medio di 2,9 litri per 100 chilometri ed emissioni di CO2 di soli 69 g/km nel ciclo combinato.