Ormai in Italia, e soprattutto in Lombardia, è tempo di incentivi per le auto green. Ma ci sono differenze “filosofiche” tra i due approcci, che ricordiamo possono essere combinati. Proviamo a considerarli.
Cosa prevedono gli incentivi statali
Gli incentivi statali (il cosiddetto Ecobonus) hanno un limite massimo al prezzo che può avere l’auto incentivabile. Inoltre il limite massimo di emissioni gas serra (CO2) per avere diritto all’incentivo è così basso da tagliare fuori perfino quasi tutte le ibride; così l’incentivo statale di fatto risulta appannaggio solo di elettriche e ibride plug-in di prezzo non eccessivo. Inoltre, introdotto nel 2019, sarà valido complessivamente per 3 anni, fino al 2021 compreso.
Nessun limite viene posto alle emissioni di inquinanti locali (particolato, ossidi d’azoto). E non è necessariamente richiesto di rottamare l’auto. La filosofia quindi è quella di guardare ai fenomeni macroclimatici, più che alla salute pubblica, e di favorire una platea di “non troppo abbienti”. Inoltre si promuove solo moderatamente la sostituzione dell’auto, con un incentivo un poco maggiore se si rottama l’usato; ma è incentivato anche l’acquisto di auto aggiuntive rispetto a quelle circolanti. L’Ecobonus è concesso sotto forma di sconto all’acquisto, praticato direttamente dal concessionario, che gestisce poi la pratica verso il ministero delle Finanze.
L’obiettivo di Regione Lombardia
La Lombardia, con le ben note caratteristiche climatiche e orografiche del bacino padano in cui si trova il suo territorio, ha invece obiettivi diversi che riguardano soprattutto la riduzione dell’inquinamento locale e il non aumento ulteriore del parco circolante locale. Quindi ha deciso di introdurre degli incentivi molto più accomodanti di quelli statali per quanto riguarda le emissioni massime di gas serra tollerate (CO2 fino a 130 g/km contro i 70 dell’ecobonus statale), ma assai stringenti per quanto riguarda gli inquinanti locali, con vincoli posti su ossidi d’azoto (un dato difficile da reperire, oltretutto) e particolato PM10, non presenti nella normativa statale.
Gli incentivi lombardi inoltre sono concessi solo se la vecchia auto inquinante viene demolita o radiata per esportazione, quindi hanno l’obiettivo di mantenere invariato il parco circolante locale e non possono essere usati per acquistare auto aggiuntive a prezzo più conveniente con l’effetto di aumentare il circolante. C’è poi una clausola della normativa la quale esige che anche il venditore faccia la sua parte e pratichi uno sconto: per le termiche, le ibride e le plugin deve ammontare ad almeno il 12% del prezzo di listino base, mentre per le elettriche deve ammontare ad almeno 2.000 euro Iva compresa, e questi sconti vanno riferiti al listino ante-provvedimento, per evitare giochetti sui prezzi. L‘incentivo lombardo NON è praticato direttamente dal venditore come sconto all’acquisto, ma va richiesto dal cittadino, secondo modalità che descriviamo in un articolo specifico, e se ammissibile viene versato sul conto corrente del richiedente entro 6 mesi mediante un bonifico.
Come funzionano gli incentivi regionali in Lombardia
Nel complesso, gli incentivi lombardi includono diversi modelli esclusi dall’Ecobonus nazionale: modelli ibridi plug-in che eccedono i 70 g/km di CO2, parecchi ibridi puri, alcuni modelli termici a basse emissioni e numerosi modelli poco o per nulla inquinanti, ma di prezzo superiore a 61mila euro, che gli Ecobonus statali tagliavano fuori.
L’aspetto decisivo però sta nel fatto che molto opportunamente (e, diremmo, correttamente, dato che mirano a un obiettivo diverso) gli incentivi regionali sono stati dichiarati cumulabili con quelli statali. Di conseguenza, in Lombardia ci sono attualmente le migliori condizioni complessive, a livello nazionale, per acquistare un’auto nuova che emetta sia pochi gas serra sia pochi inquinanti locali.
Evidentemente l’identikit è soddisfatto al meglio da un’auto elettrica, che infatti in Lombardia, fra ecobonus regionale, incentivo locale e sconto minimo richiesto al venditore, beneficeranno da adesso a tutto il 2020 (salvo esaurimento anticipato dei fondi) di ben 16mila euro di vantaggi complessivi. Una cifra talmente cospicua da rendere competitive sul prezzo già oggi le auto elettriche rispetto non solo alle plug-in o alle ibride, ma perfino a delle normali auto termiche.
Quali auto green possono beneficiare dell’incentivo
Il grafico sotto riportato propone una rappresentazione del mercato delle auto green, che deriva dal nostro listino (ogni modello è un pallino posizionato in base al proprio prezzo e alle emissioni CO2 che dichiara) con delle linee che delimitano il campo di applicabilità degli incentivi statali Ecobonus (rettangolo verde e rosso) e regionali (linee verticali gialla, blu, lilla e azzurra).
Un’auto che si trovi all’interno del rettangolo rosso potrà percepire l’Ecobonus statale di 1500-2500 euro a seconda che si rottami o no l’usato. Nel rettangolo verde (solo le elettriche ci rientrano) l’Ecobonus sale a 4000-6000 euro.
Un’auto che si trovi a sinistra della linea gialla (solo le elettriche possono farlo) e per la quale il venditore abbia concesso uno sconto, evidenziato in fattura, di almeno 2.000 euro, in Lombardia percepisce un incentivo regionale di 8000 euro, purchè si rottami o si radi per esportazione l’usato. Se è a sinistra della linea blu, percepisce un incentivo fra i 0 e 6000 euro a seconda degli ossidi d’azoto che emette. Se è a sinistra della linea lilla l’incentivo è fra 0 e 5000 euro, e se è almeno a sinistra della linea azzurra è fra 0 e 4000 euro.
Va da sè che se nel grafico un’auto si trova contemporaneamente nel campo di applicabilità degli incentivi regionali e di quelli statali li percepirà entrambi.
INCENTIVI STATALI E REGIONALI PER AUTO GREEN
Indica su grafico un modello desiderato:
Ecobonus statale 2019-2021(rottamazione facoltativa): Incentivo 4000-6000 EUR: box rosso; Incentivo 1500-2500 EUR: box verde Bando Rinnova Autoveicoli Regione Lombardia 2019-2020 (radiazione obbligatoria): Limite 8000 EUR: linea box gialla; Limite 4000-6000 EUR: linea blu; Limite 3000-5000 EUR: linea lilla; Limite 2000-4000 EUR: linea azzurra |
toyota dichiara che per un rav 4 (2WD o AWD) spettano solo 2000 euro di contributo regione lombardia, mentre analizzando le schede tecniche della vettura si potrebbe arrivare a 4000 euro, per via delle bassissime emissioni di NOX. a lei cosa risulta?