“L’uomo è sottovalutato”, afferma senza dubbi Elon Musk prendendosi le colpe del mancato raggiungimento degli obiettivi di produzione della Tesla Model 3, che si appresta ad osservare uno stop momentaneo nella produzione ufficialmente per una riorganizzazione dei processi.
Non si tratta di una semplice riflessione filosofica: l’imprenditore sudafricano fa riferimento al numero di robot impiegati nelle due fabbriche della affascinante Tesla Model 3. Musk ha twittato il concetto lo scorso 13 aprile, come è possibile vedere dal suo cinguettio.
Yes, excessive automation at Tesla was a mistake. To be precise, my mistake. Humans are underrated.
— Elon Musk (@elonmusk) April 13, 2018
A nostro avviso l’affermazione andava intesa in senso relativo: i risultati finali avranno evidenziato un problema oggi difficile da risolvere (ma domani no).
Se così fosse, Elon Musk avrebbe avvisato i media e gli investitori che c’era qualche problema di produzione della Model 3 che non è ancora arrivata a regime, ricordiamo avrebbe dovuto arrivare a circa 5.000 unità prodotte a settimana, obiettivo poi sceso a 2.500, ma che comunque è ai primi posti delle classifiche di vendita tra le auto elettriche in Usa.
Catene di montaggio della Model 3 ferme per cinque giorni
Ma c’è di più: vanno infatti segnalati i contemporanei fermi alle catene di montaggio in questione, apparentemente programmati da tempo. Ufficialmente i quattro/cinque giorni di fermo sono scorrelati dalle riflessioni industrial-filosofiche del magnate, ma il dubbio che ci sia qualche problema è più che lecito: alcuni dipendenti hanno dichiarato di non essere stati avvisati in anticipo.
Caroline O’Donovan di BuzzFeed ha lanciato per prima questa notizia, rimarcando la stranezza di un secondo fermo in tre mesi per un modello già in forte ritardo di produzione. La O’Donovan riporta molte altre interessanti informazioni, che valgono almeno una breve scorsa.
Attenzione alle tecnologie troppo avanzate
Tornando all’esternazione contro i robot, la si può inquadrare anche come perplessità nei confronti della tecnologia troppo avanzata. Musk già aveva ammonito sulle implicazioni future dell’intelligenza artificiale, i cui rischi sarebbero molto maggiori dei possibili vantaggi.
Alcuni hanno titolato il suo punto di vista come una “Crociata contro l’AI”, come ad esempio Vanity Fair. E un certo livello di intelligenza artificiale concorre -insieme ad altre tecnologie- anche nell’assemblaggio di autoveicoli.
[…] a 5000 unità settimanali la linea di assemblaggio finale ad alta automazione (la cosiddetta GA3), i cui problemi di rodaggio e interruzioni relativamente frequenti avevano spinto Musk a una parziale… e creando a tempo di record la GA4, una linea di montaggio aggiuntiva in una tensostruttura. Questo […]
[…] nella capacità della propria linea di assemblaggio finale, che si sono potuti risolvere rivedendo i processi, rimboccandosi le maniche.. e perfino dormendo in fabbrica, la ragione delle difficoltà è […]