Il lancio è avvenuto lunedì 16 gennaio 2017: così DriveNow ha inaugurato a Milano il servizio di car sharing a flusso libero elettrico con 20 Bmw i3 RE free floating, e non appena disponibili ci siamo fiondati a provarle.
L’avevamo preannunciato lo scorso ottobre (leggi il nostro articolo “DriveNow, il carsharing di Bmw arriva a Milano, ed entro la fine dell’anno anche le i3”), l’attesa in fondo si è prolungata di poco ma dobbiamo ammetterlo: ne è valsa la pena.
Nel capoluogo lombardo è possibile noleggiare anche le Bmw i3 RE (94Ah), new entry elettrica (precisamente una elettrica con extender, o “ibrida serie”) nella flotta del car sharing frutto della joint venture tra il Gruppo Bmw e Sixt SE che, a quasi tre mesi dall’esordio milanese, passa così da 480 a 500 veicoli (tra Bmw e Mini) a flusso libero. Sì, perché anche la Bmw i3 RE è disponibile in modalità free floating. E a tutto pensa DriveNow.
12 colonnine a ricarica rapida: da 0 a 100 in un’ora
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Ore 11, Milano, zona Repubblica: l’appuntamento per l’inviato forse più scomodo e politicamente scorretto di GreenStart con l’uomo DriveNow è davanti alla colonnina A2A, dove la Bmw i3 è in carica. Il primo pensiero: scendere (saltando) da una Land Rover Discovery classe 2004 per sbarcare sul silenziosissimo pianeta di una Bmw i3 è già di per sé una missione.
Ma Andrea Leverano, managing director di DriveNow, non perde tempo: l’opera di persuasione è immediata, e gli elementi non mancano. “Questa è una delle 12 colonnine a ricarica veloce – spiega Leverano – In un’ora soltanto, la batteria passa da zero al 100% della sua capacità”.
“In giro per Milano – aggiunge – ce ne sono altre 18 a ricarica standard, con le quali però il timer sfiora le otto ore. Ulteriore valore aggiunto? L’energia fornita da A2A è 100% rinnovabile”.
E se la Bmw i3 di DriveNow si scarica?
Subito un dubbio: se mi ritrovo con l’auto “scarica” come faccio a trovare le colonnine più vicine? “In realtà il problema è risolto a monte – ci tiene a precisare Leverano – Abbiamo tecnici su strada che monitorano costantemente la situazione e, quando il veicolo lancia l’alert, significa che la batteria è al 25%. In questo caso interveniamo, recuperiamo l’auto ovunque sia stata parcheggiata e la portiamo a una colonnina per la ricarica”.
Noleggi, vai e non ci pensi più…
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Tutto chiaro, allora. Tant’è che, quando l’autonomia è al 25%, l’auto non risulta neanche disponibile per il noleggio sulla app di DriveNow. Diventa nuovamente visibile una volta raggiunto il livello di almeno l’80% di carica.
A chi vuole usare il servizio di DriveNow con la i3 elettrica, dunque, nessuna mansione aggiuntiva, anche se – in caso di necessità – è giusto sapere che, nel portaoggetti tra i due sedili anteriori, possiamo trovare la card per attivare la procedura di ricarica.
Operazione, in fondo, tutt’altro che complessa: è esattamente come fare rifornimento di carburante tradizionale presso un self service, qui trovate un video sul funzionamento delle colonnine di ricarica rapida a Milano.
Si passa la card sul visore della colonnina per il riconoscimento; si prende il connettore e lo si inserisce nella presa della macchina; per avviare la procedura di interruzione della ricarica, si ripassa la card sul video e, infine, si estrae il connettore, che va riappeso alla colonnina (non si sa mai ;-)).
… Salvo per gli utenti di buona volontà, che guadagnano 20 minuti gratuiti
Se l’utente decide spontaneamente di mettere la i3 noleggiata sotto carica perché ha raggiunto la soglia del 25% di autonomia, DriveNow – proprio come nel caso del rifornimento a benzina – offre un bonus di 20 minuti gratuiti di guida.
Attenzione, però, questa buona azione diventa obbligatoria quando – al termine del noleggio – l’autonomia è inferiore ai 15 km: in questo caso il veicolo deve essere riconsegnato collegato alla stazione di ricarica.
Poiché il tempo massimo per la sosta si ricarica alle colonnine è un’ora, speriamo che con solerzia gli addetti di DriveNow liberino le colonnine impegnate dalle Bmw i3 della flotta ed evitino di tenerle collegate occupando un prezioso posto inutilmente, come avviene purtroppo spesso con l’altra flotta di carsharing elettrica di Milano SharenGo.
A proposito di autonomia sulla Bmw i3 di DriveNow
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“In città, pur tenendo conto anche dell’uso particolarmente ‘stressante’ della guida giornaliera la Bmw i3 è in grado di coprire tra i 200 e i 250 km”, dice il manager. Ma allora perché DriveNow ha optato per la versione Range Extender e non per una pura elettrica? “In realtà prestazioni e impatto ambientale sono identici – spiega Laverano – Quello che cambia è il livello di consapevolezza, più elevato, dell’autonomia dell’auto per l’utente. In questo senso, il Range Extender aumenta l’autonomia teorica rassicurando il guidatore sul fatto che non rischierà mai di trovarsi ‘a secco’”.
Ed è altrettanto importante evidenziare che non è certo l’utente a scegliere in quale modalità alimentare la Bmw i3, perché l’auto pensa a tutto da sola: “Il Range Extender, infatti, entra in funzione in automatico nel momento in cui l’autonomia elettrica scende al di sotto del 25%”.
Costo del noleggio più alto
Perfettamente allineato con l’offerta premium di DriveNow è anche il costo di noleggio della Bmw i3 RE: 34 centesimi di euro al minuto. Perché non pensare, dunque, di incentivare ulteriormente la cultura della mobilità sostenibile nelle città allineando il prezzo di noleggio al resto della gamma? “Proprio perché – precisa Andrea Laverano – stiamo parlando di un alto di gamma e di pochi centesimi di differenza: la Bmw i3 RE è un’auto il cui valore d’acquisto si attesta intorno ai 40 mila euro. E onestamente, trattandosi di un noleggio medio di una ventina di minuti, ad oggi non abbiamo mai ricevuto alcuna lamentela per i prezzi”.
Qualche numero: l’Italia è appena all’inizio
Sulla prima giornata elettrica di DriveNow non è ancora possibile “dare i numeri”. Ci riserviamo, però, di tenere d’occhio l’andamento del car sharing DriveNow con la Bmw i3: siamo convinti che la sua irruzione sul palcoscenico milanese possa essere, come nel resto d’Europa, un valido propulsore di competitività che non può che giovare al sistema della mobilità condivisa e green in Italia.
Possiamo dire però che “A oggi, a Milano, DriveNow annovera in totale già 58.000 iscritti. A livello europeo – aggiunge Leverano – il 20% delle automobili della flotta DriveNow è elettrico. E siamo orgogliosi di poter dichiarare che circa un centinaio dei nostri clienti in Europa, dopo l’esperienza con il nostro car sharing elettrico, hanno abbandonato il motore termico tradizionale”.
Milano esperienza pilota, al vaglio altre città
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In questo momento è al vaglio la possibilità di trasferire l’esperienza meneghina di DriveNow anche in altre città italiane. “In questa fase, la nostra è pura esplorazione. Stiamo monitorando diverse realtà, ma il car sharing elettrico non è una opzione così scontata e applicabile in qualunque contesto. Ci sono diversi prerequisiti di cui si deve tenere conto: le dimensioni della città (stiamo parlando di realtà che superino almeno i 500 mila abitanti), il contesto di mercato (ça va sans dire) e – non da ultimo – la presenza di amministrazioni locali predisposte a promuovere il cambiamento. Qui a Milano ce l’abbiamo fatta: non escludiamo di poter ragionare allo stesso modo anche altrove”.
Tabella di sintesi Bmw i3 Range Extender 94Ah
AUTONOMIA | POTENZA | VELOCITA’ MASSIMA | ACCELERAZIONE | CONSUMO ENERGETICO | EMISSIONI DI CO2 |
estesa: trazione elettrica sulle ruote + motore termico a benzina | 125 kW | 150 km/h | 0-100 km/h in 8,1 s | 11,3 kWh/100 km | 12 g/km (ciclo misto) |
PS: naturalmente tutte le Bmw i3 Range Extender 94Ah nella flotta DriveNow sono full optional, quindi:
- 4 posti
- 5 porte
- Park Distance Control Plus
- Driving Assistant Plus
- sensori di parcheggio
- videocamera posteriore
- climatizzatore automatico
- pneumatici termici
[…] Nello schema ibrido in serie sulla vettura sono presenti motori sia elettrici sia termici, ma la forza meccanica di trazione è assicurata direttamente solo da motori elettrici. È il caso sul mercato italiano della Bmw i3 RE (fra l’altro recentemente entrata a far parte della flotta DriveNow). […]
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